Viandanti appassionati della Via degli Dei aprono una discussione sul numero di tappe, dislivelli, difficoltà di percorrenza e trasporto zaini
Bologna. La Via degli Dei collega Bologna, splendida con i suoi 40 km di portici a Firenze, patrimonio dell’Unesco. E’ un itinerario meraviglioso di 130 km che attraversa l’Appenino Tosco – Emiliano. Un viaggio in un territorio che ha delle eccellenze nascoste da scoprire tappa dopo tappa, capaci di rendere la sua percorrenza un’esperienza unica. Attrae ogni anno un pubblico sempre maggiore e piace anche ai giovani. (foto Commons Wikimedia)
Infatti, il numero di credenziali rilasciate lo scorso anno erano state più di 10 mila. Si tratta di un dato veramente significativo se comparato alle credenziali richieste dai pellegrini in cammino sulla più conosciuta Via Francigena; nel 2021 sono state 11.500.
La crescita esponenziale di presenze negli ultimi quattro anni ha portato la Via degli Dei a salire sul podio dei cammini italiani come numero di presenze. Nonostante questo, secondo le opinioni di parecchi utenti qualcosa andrebbe migliorato e forse occorrerebbe considerare un aumento delle tappe che ufficialmente sono sei.
Le opinioni dei viandanti sul web
E’ recente un acceso confronto in rete riguardo le difficoltà e le carenze rilevate sul percorso. Il post che ha dato vita ad un costruttivo dibattito con 344 like e poco meno di 200 commenti, poi disattivati dagli amministratori di una delle community Facebook della Via degli Dei è stato scritto da Daniela, una viandante che ha percorso la Via a settembre.
“Scrivo questo post per fare alcune osservazioni personali in merito al cammino appena terminato ed effettuato in 5 tappe che, con il senno di poi, avrei distribuito in almeno 7 tappe. con buona parte del tragitto con dislivelli impegnativi, soprattutto con lo zaino. Si tratta di un vero e proprio cammino di trekking con buona parte del tragitto fatto di dislivelli estremamente impegnativi: salite importanti e discese che lo sono ancora di più ( soprattutto con zaini). Spesso ho letto vari post secondo i quali ” in 5/6 giorni te lo fai in tranquillità “, ma sono totalmente in disaccordo .
Infatti questa presa di posizione è di fatto rara perchè sono veramente molti i camminatori che sostengono che la Via degli Dei sia fattibile tranquillamente con massimo 6 giorni di cammino. Certo, in molti riescono a farla secondo i tempi e le tappe stabilite; percorrere la Via degli Dei non si tratta di un’impresa ma nemmeno di un semplice cammino.
“C’è una forte minimizzazione della situazione – continua Daniela – e una persona poco allenata o comunque non avvezza a cadenza settimanale al trekking non può affrontarla senza stancarsi tantissimo. Consiglio vivamente – continua Daniela – a tutti coloro che hanno voglia di fare questa esperienza di riconoscere i propri limiti, in quanto una vacanza non può diventare un calvario, e dividere il cammino in più tappe, anche perché 15/20 km in pianura non sono gli stessi in alta montagna.”
Alcuni commenti al post
Fra le tante risposte c’è quella di Medusa Littleshoe che spiega:
“Noi l’abbiamo fatto in 5 tappe a fine luglio. Non era il primo cammino e siamo allenati. Tanta stima verso chi dice che ha fatto questo cammino senza allenamento trovandolo facile senza dislivelli. Probabilmente è nato sull’Everest o si è fatto il cammino in macchina” conclude con una punta d’ironia.
Quello che è emerso leggendo i commenti è certamente che percorrere la Via degli Dei è un’esperienza meravigliosa, un cammino che entra nel cuore e lascia tracce indelebili. Occorre però valutare bene la propria preparazione fisica e il tempo a disposizione per potere eventualmente suddividere le tappe in base alle proprie esigenze. Come ha scelto di fare Lorenzo che commenta così:
“Fatto ad Agosto in 7 tappe. Gestendo il percorso con più calma lo abbiamo effettuato senza particolari problematiche, anche se la stanchezza, comunque, a fine tappa si faceva sentire per i continui dislivelli. A livello organizzativo mi aspettavo di meglio. Il servizio zaino, certo poco o niente pubblicizzato, anche dai gestori dei punti sosta.”
Se quello che affermano i tanti viandanti allineati alla posizione di Daniela è certamente vero, occorre tenere in considerazione che il sito ufficiale della Via degli Dei parla espressamente di trekking anche se la denominazione Via potrebbe lasciare intendere a un cammino tradizionale.
Su Google la Via sfiora le 5 stelle ma resta la fatica
La Via degli Dei risulta anche come luogo su Google Maps che è possibile recensire. Gode evidentemente di buona salute con un punteggio di 4,6 sfiorando così le 5 stelle piene.
Nonostante non tutto sia perfetto l’importante è essere informati e, come scritto sopra, avere contezza dei propri limiti. Nei fatti moltissimi la percorrono lasciando le fatiche a parte e godendosi il cammino. Ma diverse recensioni sono inerenti alla fatica impiegata per completare il cammino in 5/6 giorni.
Trasporto zaini, un servizio che non decolla
Il tema del trasporto zaino risalta sia nel post-primario che in alcuni commenti. Infatti, si tratta di un servizio utile su alcuni cammini ed essenziale su altri ma l’offerta non soddisfa la domanda su praticamente tutti i cammini italiani, salvo per alcuni e solo su alcuni tratti.
Tutto ciò nonostante gli sforzi delle organizzatori e le associazioni operanti sui vari cammini italiani. Per poter avere un servizio continuativo a prezzi competitivi occorrono maggiori presenze e raggruppare più zaini, calmierando di conseguenza i costi del trasporto.
Via degli Dei, sul sito ufficiale le giuste indicazioni
Che sia un itinerario impegnativo però non è un mistero, come indicato nel sito ufficiale della Via che fornisce tutti i dettagli, le tracce gps, le accoglienze, la descrizione dell’itinerario e soprattutto consigli utili.
“La Via degli Dei è un trekking di quasi 130 km e non va sottovalutato. Scoprite tutto quello che dovete sapere per organizzare un viaggio senza imprevisti! La Via degli Dei è modulabile a seconda del tempo e delle attitudini dei camminatori che la percorrono. Le tappe non sono standard e permettono di organizzare il viaggio in più giorni.“
“Il nostro consiglio è quello di non correre ma di godersi il cammino a passo lento in modo da assaporare fino in fondo tutto quello che incontreremo.“
“L’ufficio turistico infoSASSO è a disposizione per dare un supporto organizzativo, l’elenco aggiornato delle strutture ricettive, le tracce gpx e per consigli utili via mail (info@infosasso.it) o telefonicamente (051 6758409)” questo quanto riportato dal sito ufficiale.“
Queste informazioni che abbiamo riportato leggendo sul web le varie esperienze condivise dai viandanti sono utili per poter programmare un cammino fantastico da affrontare con criterio e consapevolezza, tenendo conto delle proprie prestazioni fisiche e mentali. Si può decidere, come consigliano l’ideatori della Via, anche di andare lenti trasformando un trekking piuttosto impegnativo in un cammino per tutti o quasi.
Basta rallentare il passo, prendersi qualche giorno in più, guardarsi intorno per godere le bellezze storico naturalistiche dell’itinerario. La fretta, quando si decide di fare un cammino, forse è meglio non metterla nello zaino.