Distrutti i famosi “pellegrini” creati con materiale di riciclo dal Maestro Enzo Germanà. Il fatto è accaduto in località Rossomanno. 3° raid
C’è sdegno fra i pellegrini e gli amici del Cammino di San Giacomo in Sicilia, dopo la scoperta della distruzione delle opere del Maestro Enzo Germanà. Tanti i commenti sui social che condanno il gesto compiuto contro le opere, realizzate con materiale di riciclo come vecchie aste e pietre colorate, che raffiguravano i pellegrini.
Simboleggiavano, con il loro multicolore e le diverse altezze, la diversità delle razze, del colore della pelle, della religione ma uniti dall’amore per la vita. Le riproduzioni dei pellegrini erano state collocate sulla tappa Piazza Armeria – Aidone – Valguarnera, diventando uno dei punti d’interesse del Cammino di San Giacomo in Sicilia. (Foto tratta dalla pagina Facebook del Cammino di San Giacomo in Sicilia)
Il fatto è probabilmente accaduto nella notte di Natale, una coincidenza che se fosse accertata, aggrava ulteriormente il deprecabile gesto.
“Siamo mortificati ma non ci arrendiamo – hanno fatto sapere gli organizzatori del cammino -. Il gesto di un singolo non può e non deve rispecchiare la volontà di una comunità intera che si è sempre distinta, nel corso del tempo, per un importante senso di civiltà, soprattutto per ciò che concerne le tematiche che riguardano la tutela dell’ambiente. Non vogliamo demonizzare chi ha compiuto questo gesto ma ci teniamo a fargli capire che distruggendo le opere lungo il cammino, (terzo episodio sempre sulla stessa tratta) fa del male a noi, alla nostra terra e di riflesso a sé stesso”.