Da Passo Giau a Croda da Lago attraversando l’altopiano dove è stato ritrovato l’uomo di Mondeval
Passo Giau – Croda da Lago un trekking imperdibile
Sono diversi e tutti i validi i motivi per cui inserire nel proprio diario di viaggio l’escursione da Passo Giau a Croda di Lago, sulle Dolomiti Bellunesi. Uno dei punti di forza è certamente il panorama che offre diverse spettacolari prospettive, fra cui la vista del Lago Federa. Sul suo specchio d’acqua è riflessa la sagoma del famoso Becco di Mezzodi, 2.603 m, vetta conquistata per la prima volta il 5 luglio 1872 dall’alpinista W. E. Utterson Kelso insieme alla guida alpina, Santo Siorpaes. Il Becco di Mezzodì è stata una delle prime vette delle Dolomiti Bellunesi ad essere stata scalata.
L’altro aspetto degno di nota per cui vale assolutamente lo sforzo di questo trekking è l’attraversamento dell’altopiano di Mondeval de Sora. Incastonato tra il Monte Pelmo, la Croda da Lago, il Bec di Mezodi, i Lastoi del Formin e il Monte Cernera, il Mondeval de Sora è un altopiano che si estende che varia dai 2150 metri fino ai 2360 metri di Forcella Giau. Si tratta di una zona dall’alto valore naturalistico, inserita nel Sistema Dolomiti UNESCO Pelmo – Croda di Lago e tra i siti SIC-ZPS Rete Natura 2000.
Habitat naturale di numerose specie di flora e fauna alpina, il territorio è passato alla storia anche in ambito scientifico dopo il ritrovamento dell’uomo di Mondeval (sepoltura mesolitica), avvenuto nel 1987 appunto in località Mondeval De Sora. (foto @ Virginio)
Le ricerche hanno appurato che si trattava dello scheletro, con tanto di corredo funerario, di un cacciatore datato circa 7.500 anni le cui condizioni di conservazione sono risultate perfette. Una scoperta quest’ultima che insieme a moltissimi altri reperti ritrovati nel tempo hanno confermato la presenza dell’uomo in queste zone fin dalle epoche più remote.
Anche l’aspetto enogastronomico ha la sua valenza in questo trekking grazie al rifugio Croda da Lago, una struttura di proprietà della sezione ampezzana del Club Alpino Italiano dedicato a Gianni Palmieri, comandate partigiano e medaglia d’oro al valor militare. Il rifugio è immerso nel verde sgargiante dei pascoli d’alta quota, circondato da splendidi larici, mughi e pini cembri che offre ristoro e relax. Dalla terrazza si gode una stupenda vista e si possono degustare genuini piatti come i canederli o lo speck con le uova.
Indicazioni pratiche
Il trekking parte da Passo Giau, si segue il sentiero 436 e le indicazioni per Forcella Giau, l’altopiano di Mondeval e il rifugio Croda da Lago. Si passa la Forcella Col Piombin e poi la Forcella Giau prima di arrivare al famoso altopiano di Mondeval con spazi verdi ed enormi massi dolomitici. All’andata o al ritorno è consigliabile seguire il segnavia “sepoltura mesolitica” per passare vicino alla sepoltura e al suggestivo Lago delle Baste. Arrivando poi alla Forcella Ambizzola che è il punto più alto dell’itinerario, si scende al Rifugio Croda da Lago e al Lago Federa. Il ritorno avviene sullo stesso percorso dell’andata.
Istruzioni
Il trekking per arrivare alla Croda da Lago partendo dal Passo Giau, a quota 2.236 metri di altitudine ha inizio proprio dietro la chiesetta dove c’è l’attacco del sentiero 436 che parte su un tratto pianeggiante con un panorama davvero suggestivo sulla val Boite. La prima meta è la Forcella Col Piombin (2.239 metri) che si raggiunge sempre seguendo il sentiero ben segnalato e che costeggia a mezza costa la montagna senza tuttavia particolari difficoltà tecniche.
Verso l’altopiano di Mondeval
Si prosegue scendendo leggermente di quota per poi risalire verso la Forcella Giau e quindi proseguire fino a sfiorare il Lago delle Baste ed arrivare allo spettacolare altopiano di Mondeval, famoso per il rinvenimento della sepoltura mesolitica. Sul percorso è sempre segnalato con un cartello tematico l’indicazione che conduce alla zona di particolare valenza in ambito archeologico preistorico.
L’altopiano di Mondeval è un punto d’interesse anche dal punto di vista paesaggistico e naturalistico. Incastonato tra il Monte Pelmo, la Croda da Lago, il Becco di Mezodi, i Lastoi del Formin e il Monte Cernera è un attrazione turistica ma permangono tutt’oggi le tradizionali attività ed è sfruttato come alpeggio per la pastorizia.
La salita verso Forcella Ambrizzola
Dall’altopiano di Mondeval si procede seguendo le indicazioni per la Forcella Ambrizzola, raggiungibile costeggiando la base dello Spiz di Mondeval e subito si intravede il profilo del Becco di Mezzodì. Ci vuole ancora uno sforzo per raggiungere i 2.277 metri della Forcella Ambrizzola che regala un grandioso panorama sulla Croda da Lago e su tutta la conca ampezzana.
La discesa verso il Rifugio Croda da Lago e al Lago Federa
Da qui inizia la discesa verso il Rifugio Croda da Lago e al Lago Federa, il cui nome deriva da fèda (pecora) per ricordare l’antico pascolo che si trova in prossimità con un bacino d’acqua mantenuto costante dalle sorgenti sotterranee. Una buona alternativa è quella di fare il periplo dell’incantevole, incontaminato e probabilmente uno dei più bei laghetti di montagna delle Dolomiti, specchio naturale del profilo del Becco di Mezzodì e del Rifugio Croda da Lago.
Il ritorno avviene sullo stesso percorso dell’andata, risalendo quindi alla Forcella Ambrizzola e passando poi per il Mondeval, le Forcelle Giau e Col Piombin, fino a ritornare al Passo Giau.
Scheda tecnica
Tempo di percorrenza | 5 h |
Distanza | 15,4 km |
Dislivello | 600 m |
Difficoltà | E |
Fonti d’acqua | si |
Segnavia lungo il percorso | CAI 436 – 434 |
Periodo consigliato | primavera – autunno. Inverno con ciaspole |
Dove parcheggiare | parcheggio gratuito a Passo Giau |