Sono terminate le riprese del docufilm «La strada che incanta» e il montaggio è alle fasi finali. A marzo uscirà nelle sale
Ci sono voluti oltre 30 giorni sui sentieri che si snodano sugli Appennini ed uniscono Bologna a Firenze toccando numerosi e caratteristici borghi, per terminare le riprese dell’attesissimo documentario «La strada che incanta» (ne abbiamo parlato qui) dedicato alla Via degli Dei, il cammino rivelazione che con i suoi 130 chilometri di emozioni ha attratto camminatori da tutto il mondo. Il documentario ripercorre – come si legge sul sito – la «storia di Sergio e della compagna Marinella, accompagnatori del Cai, impegnati per tanti anni come volontari nella pulizia dei sentieri. Ed è la storia di Domenico Manaresi e del gruppo “Dû pâs e ‘na gran magnè”, amici che andavano in giro per le osterie dell’Appennino tra Bologna a Firenze, scrivendo man mano i cartelli (con i “dau bal zali”) di quel percorso, riemerso dal passato in modo evidente, come fosse stato sempre lì̀ in attesa di essere riscoperto. È anche la storia degli universitari bolognesi degli anni ‘60 e ‘70, per i quali attraversare l’Appennino a piedi, spesso anche in inverno, poteva diventare la “tarzanata” per festeggiare la laurea e ritrovare, forse, una dimensione fantastica prima di buttarsi nella vita, quella vera. Quell’”incanto” nascosto nei boschi raccontato da Pupi Avati nel film del 1983 “Una gita scolastica”, ambientato proprio qui, sul cammino tra Bologna e Firenze. E, ancora, quella della via degli Dei è la storia di Cesare Agostini e Franco Santi, di Castel dell’Alpi, e della diatriba che portarono avanti per trent’anni con istituzioni e università sulla collocazione sul versante emiliano della romana via Flaminia militare. Un avvocato e uno scalpellino che nei fine settimana estivi partivano alla ricerca del basolato della via – fatta costruire nel 187 a. C. per i trasferimenti dei legionari –, a costo di litigate con le mogli e affrontando sospetti di paese e controlli delle forze dell’ordine. È grazie all’ostinazione di questi due amici, archeologi per passione, se oggi i camminatori che percorrono la via degli Dei possono provare l’emozione, pressoché unica al mondo, di camminare in mezzo ai boschi su vie antiche più di 2mila anni».
L’originalità del lavoro, che avrà una durata di 75 minuti, è raccontare la nascita della Via degli Dei, oggi tra i cammini più frequentati dai giovani di tutto il mondo, e riflettere sul tema dell’impegno individuale a favore del bene comune. Il documentario è prodotto da Iniziative Editoriali srl – Gruppo Icaro e firmato da Diego Zicchetti e Serena Saporito, rispettivamente anche regista e aiuto regista. «La strada che incanta» è realizzato con il sostegno della Regione Emilia-Romagna attraverso Emilia-Romagna Film Commission; con il contributo di BCC EmilBanca, Terre di Mezzo Editore, BCC Banco Fiorentino Mugello Impruneta Signa, Cooperativa di Produzione e Lavoro Castel dell’Alpi; con il patrocinio di Appennino Slow, Club Alpino Italiano sezione di Bologna “M. Fantin”, Club Alpino Italiano sezione di Firenze.