Feder Cammini
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Siglata l’intesa mirata a promuovere e valorizzare la Via Francigena come itinerario culturale e turistico di rilevanza internazionale. 


L’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) e il Ministero del Turismo hanno siglato un Protocollo d’Intesa mirato a promuovere e valorizzare la Via Francigena come itinerario culturale e turistico di rilevanza internazionale. 

Con l’obiettivo di consolidare la Via Francigena asse del turismo lento e del pellegrinaggio in Italia, in armonia con l’intero percorso europeo e in linea con il Piano Strategico del Turismo 2023-2027, il Protocollo d’Intesa si propone di sviluppare azioni condivise per strutturare, valorizzare e promuovere il cammino della Via Francigena a livello nazionale e internazionale. 

La Via Francigena, riconosciuta itinerario culturale del Consiglio d’Europa nel 1994, celebra nel 2024 i trent’anni di questo prestigioso conferimento europeo che attraversa quattro Paesi: Inghilterra, Francia, Svizzera, Italia. Il dossier di candidatura venne presentato proprio dall’allora Dipartimento Turismo della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero italiano del Turismo, in accordo con il comitato di coordinamento guidato dalla Regione Emilia-Romagna. 

Il percorso di 3.200 km coinvolge l’Italia per quasi 2000 km lungo un asse che tocca oltre 400 Comuni, spesso ubicati fuori dai circuiti turistici, o aree rurali. Questi territori cosiddetti “minori” sono in rete tra loro grazie al lavoro dell’Associazione Europea delle Vie Francigene, fondata nel 2001. 

Tra gli obiettivi del protocollo figura quello di divulgare, attraverso la rete AEVF, le informazioni e le attività del Ministero del Turismo, che ha inserito proprio la Via Francigena e i cammini come uno degli assi portanti per lo sviluppo del turismo lento in Italia. 

Al centro dell’accordo viene posta un’azione di coordinamento tecnico, soprattutto con le Regioni italiane attraversate dalla Via Francigena e gli enti locali coinvolti, per attivare e condividere progetti relativi al percorso, all’accoglienza e alla promozione, anche in sinergia con ENIT. La finalità è attirare un pubblico sempre più internazionale, considerando che nel 2023 i pellegrini che hanno percorso la Via Francigena sono arrivati da 55 Paesi ed è stato registrato un indotto di oltre 25 milioni di euro sui territori. 

Le attività incluse nel protocollo riguardano anche la comunicazione attraverso il portale del Ministero del Turismo e quello di AEVF, consentendo l’interoperabilità fra i due canali. Infine, viene messo l’accento sulle progettualità comuni in vista del Giubileo 2025. 

Come ha ricordato il ministro Daniela Santanchè in occasione della due-giorni che ha trascorso lo scorso anno sul percorso della Via Francigena, camminando per due tappe in Toscana: “La Via Francigena rappresenta una grande opportunità per far conoscere le aree rurali, le zone interne, i borghi e i siti culturali dell’Italia e dell’Europa minore. Il Ministero del Turismo è al lavoro per valorizzare il percorso attraverso un sistema integrato di promozione, comunicazione, segnaletica. C’è una grande occasione da non perdere, che si chiama Giubileo 2025. Facciamo della Via Francigena il nostro Cammino di Santiago, rendendola l’asse portante che dà linfa al sistema dei cammini italiani.” 

La firma di questo Protocollo d’Intesa, presentato a Milano nella conferenza inaugurale della Fiera Grandi Cammini del 22 marzo in occasione della Fiera “Fa’ la Cosa Giusta!” alla presenza del Ministro del Turismo Daniela Santanchè, rappresenta un passo significativo verso la promozione e la valorizzazione della Via Francigena come importante risorsa turistica e culturale, consolidando la collaborazione tra l’Associazione Europea delle Vie Francigene e il Ministero del Turismo. 

Fonte: Ministero del Turismo

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