Suggestivo itinerario per scoprire un angolo di paradiso del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga
Alla scoperta di un angolo di paradiso del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga
Questo breve ma suggestivo cammino di circa un’ora e mezza è una piacevole passeggiata alla scoperta di un piccolo angolo di paradiso all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga. L’Itinerario è breve e decisamente alla portata di tutti, ideale per iniziare a camminare con i bambini nei boschi oppure per fare attività di semplice orienteering, visto il numero di vette riconoscibili e ben visibili che appaiono all’orizzonte.
Ideale escursione da fare il 12 maggio quando, in concomitanza con la festa patronale, una suggestiva processione con le fiaccole sale dal borgo fino alla chiesetta. Carapelle Calvisio (nella foto) con i suoi poco più di cento residenti è la porta d’accesso meridionale ed il più piccolo paese del Parco.
È anche conosciuto per essere stato scelto come location, oltre a Rocca Calascio, di un famoso film medioevale, “Lady Hawke”.
Scheda tecnica
Partenza | Carapelle Calvisio |
Arrivo | Santuario di San Pancrazio |
Tempo di percorrenza | 2h 30’ |
Difficoltà | turistico T |
Distanza | 8 km |
Dislivello | 130 metri |
Fonti d’acqua | no |
Periodo consigliato | primavera – autunno |
Periodo consigliato | primavera – autunno |
Segnavia percorso | parzialmente segnalato con cartelli |
Indicazioni per l’uso
Giunti a Carapelle Calvisio seguendo la SS 153, proveniente da Capodacqua si seguono le indicazioni per la chiesa di San Vittorino. Arrivati in un posteggio riservato alle auto con alle spalle il colle di San Vittorino si inizia il cammino. In alternativa è possibile posteggiare l’automobile in piazza D’Annunzio vicino alla fontana che è anche il solo punto acqua disponibile dove è consigliato fare una piccola scorta.
L’itinerario
1 – Si parte dalla piazza di Carapelle Calvisio dirigendosi verso via Battisti che attraversa tutto il borgo in direzione nord – sud fino ad arrivare sotto un arco ed alcune case in rovina. Si devia a destra uscendo dal borgo antico. Una strada asfaltata conduce verso la chiesetta di san Vincenzo ed alle sue spalle il monte san Vittorio; alle nostre spalle invece godiamo di una spettacolare vista dell’antico borgo. Oltre il paese scorgiamo Castelvecchio Calvisio, Santo Stefano di Sessanio e Rocca Calascio. Si prosegue lungo la strada seguendo I cartelli del sentiero di San Pio delle Camere.
2 – Giunti al primo incrocio si mantiene la sinistra dove s’incontra una lieve salita e la strada si trasforma in sterrata, fino al cimitero di Carapelle Calvisio a quota 850 metri. Si gira a destra proseguendo il cammino fino ad intravedere alla nostra sinistra una cappelletta dedicata a san Vincenzo. Da qui si inizia ad intravedere chiaramente di fronte a noi il Santuario di San Pancrazio.
3 – Si prosegue in discesa su una stradina sassosa e sterrata da dove si intravede la pian di Navelli, la Maiella ed i canaloni del Sirente. Si prosegue per circa cinquanta metri dove il tracciato svolta a destra e si dirige in discesa verso la strada asfaltata – SS 17- si devia invece a sinistra in leggera salita a mezzacosta tra qualche quercia e piante di ginepro.
4 – Alla sommità di questa salita, troviamo il santuario di San Pancrazio affiancato da alcuni ruderi di un vecchio edificio medioevale dal quale si scorge un bellissimo ed ampio panorama.
5 – Il ritorno è sullo stesso itinerario e la rotta è facilmente intuibile seguendo a vista il borgo di Carapelle Calvisio. Giunti al primo incrocio, incontrato all’andata, il secondo per chi rientra verso il borgo, si svolta a sinistra e si continua a mezza costa fino all’ingresso della piazza principale di Carapelle Calvisio
Punti di interesse
Santuario di San Pancrazio
Il Santuario di San Pancrazio è posto poco al di fuori del borgo di Carapelle in cima ad una collinetta di poco meno di 900 metri, con un affaccio spettacolare sulla valle del Trino circondata da ulivi e ginepri e con una cornice di montagne. Costruzione relativamente recente (inizio del secolo scorso) ha una pianta rettangolare con facciata e portale in stile romanico sovrastata da un campanile. Nelle immediate vicinanze vi sono i resti di un precedente eremo di epoca medievale, risalenti approssimativamente all’inizio del ‘300. Dell’inizio trecento è anche il centralissimo Palazzo Piccioli che viene già menzionato in una pergamena dell’Antinori. Se verrete a fare questo piccolo itinerario durante il periodo della festa di San Pancrazio provate I fichi fritti, usati per condire la pasta, e, se siete amanti dei dolci non potrete lasciare il paese senza aver gustato le ferratelle.
Borgo di Carapelle Calvisio
Nonostante sia uno dei borghi meno popolosi d’Italia (solo 78 abitanti), Carapelle Calvisio conserva un centro storico decisamente pregevole, un piccolo nugolo di case, palazzi e chiese in pietra circondato dalle montagne del Gran Sasso – Monti della Laga. All’interno di questo territorio, tra vicoli stretti dove vige un rigoroso silenzio, ci sono numerosi edifici di culto, tra cui la Chiesa di San Francesco del Trecento, mentre il Santuario di San Pancrazio – di cui sopra – è posto in una posizione decisamente distaccata rispetto a Carapelle. Una certa distanza, nonché una diversa disposizione urbanistica, distinguono il borgo originario dall’abitato di epoca novecentesca.