Feder Cammini
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È dedicato a San Giorgio Vescovo e celebra la storia e la spiritualità della diocesi di Suelli, promuovendo turismo e comunità locali 


Un viaggio affascinante nella storia e nella spiritualità della Sardegna si appresta a prendere vita con l’inaugurazione della nuova via di pellegrinaggio che celebra San Giorgio Vescovo, figura centrale della diocesi di Suelli nell’XI secolo. Questa iniziativa, che coincide con il Giubileo 2025, si snoda tra colline di ulivi, pascoli di pecore e paesaggi mozzafiato. In questo articolo esploreremo il significato di questo cammino e l’impatto che avrà sulle comunità locali e sul turismo. 

La figura di San Giorgio Vescovo e l’importanza della diocesi di Suelli 

San Giorgio Vescovo è una figura storica fondamentale per la diocesi di Suelli, che ha guidato spiritualmente la regione nel corso del Medioevo. La sua missione evangelizzatrice si estendeva fino a luoghi come Arbatax e Orgosolo, diffondendo la fede in un periodo caratterizzato da grandi trasformazioni. Le spoglie del santo sono custodite nella città che porta il suo nome, un centro che attrae visitatori non solo per il suo significato religioso, ma anche per il suo patrimonio culturale e storico. La creazione di un itinerario di pellegrinaggio dedicato a San Giorgio rappresenta un modo per onorare questa eredità, offrendo un’opportunità di riflessione, meditazione e connessione con le radici spirituali della Sardegna. 

In occasione del Giubileo 2025, il cammino si articolerà su cinque tappe che partiranno da Osini e arriveranno a Suelli. Tuttavia, l’intenzione è quella di estendere il percorso raggiungendo le bellezze dell’Ogliastra. Questo progetto non solo mira a celebrare la figura di San Giorgio, ma anche a valorizzare il territorio sardo, invitando i pellegrini a scoprire paesaggi naturali affascinanti e borghi storici. La varietà dei luoghi attraversati, dalla macchia mediterranea ai pascoli di ovini, rappresenta un patrimonio ambientale e culturale che racconta storie secolari di un popolo legato alla propria terra. 

Un cammino tra storia e natura: il percorso da Nurri a Suelli 

La parte conclusiva del percorso, da Nurri a Suelli, è stata recentemente esplorata durante l’evento “Noi camminiamo in Sardegna “. Organizzato dalla Regione autonoma in collaborazione con Terre di Mezzo editore, l’evento ha messo in evidenza non solo la bellezza dei paesaggi ma anche l’importanza di un’infrastruttura adeguata ad accogliere pellegrini e turisti. L’itinerario si snoda tra antichi boschi di larici e le acque del lago Basso del Flumendosa, regalando scorci incantevoli ai camminatori. Ogni tappa del percorso presenta caratteristiche uniche, come il passaggio attraverso colline ricoperte di macchia mediterranea e pascoli, che offrono un’esperienza sensoriale unica, lontana dal frastuono delle località turistiche più famose. 

La sezione finale del cammino è caratterizzata da dolci declivi di campi coltivati a frumento e ulivi, un paesaggio che racconta il legame indissolubile tra gli abitanti e la terra. Tuttavia, la realizzazione di questo itinerario richiede ancora numerosi interventi, come la segnaletica e la valorizzazione delle aree di interesse. Massimiliano Garau, sindaco di Suelli, sottolinea l’importanza della collaborazione tra i 19 comuni coinvolti nel progetto, evidenziando la necessità di una maggiore consapevolezza da parte dei residenti sull’importanza di promuovere e preservare la bellezza naturale e culturale della propria regione. 

Un progetto che unisce e valorizza: le comunità locali e la tradizione 

Il cammino di San Giorgio rappresenta non solo un’opportunità di turismo religioso, ma anche un modo per rafforzare il legame con la comunità locale. Durante l’itinerario, è possibile incontrare gruppi di residenti che si riuniscono per tradizioni come la recita del rosario e canti dedicati al santo. Queste pratiche non solo rendono l’esperienza autentica, ma mostrano anche l’amore profondo degli abitanti di Suelli nei confronti di San Giorgio, come testimoniato da Federica Porru, funzionaria comunale. 

Il progetto è inteso come un percorso di fede che unisce spiritualità e tradizione, portando un messaggio di comunità e coesione sociale. In un’epoca in cui il turismo di massa sta portando a un appesantimento in alcune località, il cammino di San Giorgio aspira a restituire un’esperienza autentica, in armonia con la vita dei luoghi attraversati. Non è solo una questione di valorizzazione turistica, ma di riscoperta di una dimensione più profonda, che ricollega l’uomo alla natura e alla storia del posto. 

Questa iniziativa rappresenta un’opportunità unica di conoscere meglio una Sardegna autentica, in gran parte ancora da scoprire, con il suo patrimonio storico, culturale e umano, pronto a rivelarsi a tutti coloro che si avventureranno lungo questo cammino millenario. 

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