Via Francigena, tempo di bilanci per il tratto piacentino, quasi tutte le presenze tra aprile e ottobre; si riconfermano i numeri 2023
Con l’arrivo dell’inverno i passaggi dei pellegrini ridotti all’osso sulla storica via Francigena che attraversa il territorio piacentino è tempo di bilanci.
L’ingresso ufficiale in Emilia avviene dopo aver passato il Grande Fiume dall’approdo in provincia di Lodi, nell’antico sito di Corte Sant’Andrea dove è presente anche un’ ostello e d dove con un piccolo porticciolo i pellegrini sono traghettati. Dal “Guado di Sigerico” di Calendasco (ne avevamo già parlato quì) una comoda imbarcazione preleva i moderni pellegrini dalla sponda lombarda, dove dopo lo sbarco proseguiranno diretti a Piacenza.
Il gestore dell’ostello “Transitum Padi” di Corte Sant’Andrea è Giovanni Favari il quale da qualche anno é il riferimento ufficiale per i dati di transito. Infatti ci dice che si sono contati oltre 850 passaggi di pellegrini, soprattutto tra aprile ed ottobre, provenienti da ogni parte del mondo: americani, australiani e tanti europei; all’incirca come il 2023.
Come tutti i settori del outdoor, il sesso e l’età non è più una discriminante; come non lo sono né il ceto né il reddito. Sono uomini e donne di ogni età, molti di questi hanno già percorso altri tratti della via Francigena (ben pochi per ovvie ragioni percorrono tutta la via in una sola volta) durate gli anni, ed in molti casi non sono alla loro prima esperienza di cammino.
Tutto sommato un buon numero di pellegrini traghettati, in un punto da sempre cruciale, che lega da sempre le due sponde, proprio come nel Medioevo