Arriveranno in Giappone a primavera del 2026. Lo scopo è una raccolta fondi per la Fondazione Somaschi
Chiara Maffina e Omar Ayoubi, sono questi i nomi dei protagonisti di un lungo viaggio solidale iniziato il 15 febbraio da Valmorea in provincia di Como con destinazione Giappone. Un viaggio lento e solidale di 20mila chilometri per raccogliere fondi da destinare alla Fondazione Somaschi che gestisce la Comunità Annunciata di Como una realtà educativa per minori maschi (11-21 anni) in condizione di fragilità, disagio sociale e maltrattamento e centro diurno prevenzione primaria per ambosessi (11-18 anni).
«La nostra spedizione – scrivono Chiara e Omar – sarà l’occasione per lanciare una raccolta fondi con un obiettivo chiaro: supportare le attività sportive e ricreative per i ragazzi della Comunità Annunciata. Lo sport ha la capacità di trasformare vite, di far scoprire talenti e di offrire nuove opportunità a chi ha meno possibilità. Noi crediamo che tutti abbiano il diritto di sognare e di innamorarsi di qualcosa che li ispiri. Vogliamo dare ai ragazzi accolti, l’opportunità di sviluppare i loro interessi e creare il loro stile di vita. Che sia attraverso lo sport, la musica, l’arte o, perché no, la bicicletta. Pensare di poter donare loro una bici e aprire nuovi orizzonti ci riempie di gioia».
Chiara e Omar sono due viaggiatori lenti già abituati alle lunghe percorrenze; tra i loro viaggi in bici di assoluto rilievo c’è una lunga pedalata dall’Alaska al Messico, poi dall’Italia alla Spagna sul Cammino di Santiago e sulle montagne dell’Atlante in Marocco.

Omar il giorno prima della partenza ha commentato così l’emozione che scorreva nelle sue vene postato sui social con un’immagine eloquente: «Domani sarà il giorno della partenza, quello tanto atteso. In questa foto oltre alla voglia di viaggiare c’è dietro molta preparazione, dubbi e agitazione. Ma d’altronde si sa! Se non si è emozionati prima della partenza forse non si sta andando abbastanza lontano».
Dall’Italia, attraverseranno i confini di tantissimi paesi: prima della Slovenia, poi la Croazia, fino ad arrivare ancora più in là, come in Uzbekistan, Pakistan, Cina e, infine, in Giappone. Chiara e Omar sono legati da una forte passione, ma hanno scelto di dedicare questo viaggio non solo a loro stessi, ma anche a tutti i ragazzi accolti presso la Comunità Annunciata di Como.

I primi 4 giorni di viaggi sono stati caratterizzati da entusiasmo, stupore per quello che stanno facendo e tanto freddo e dopo altri tre giorni, quindi una settimana di pedalare avevano già attraversato i confini di tre stati. 565 chilometri «colmi di emozioni e pensieri sul viaggio che ci attende. È incredibile – scrive Omar sui social – pensare che con le nostre bici arriveremo fino in Giappone. Nonostante un clima non sempre clemente, abbiamo assaporato la bellezza di trovarci in luoghi dove la lingua ci è sconosciuta, le tradizioni sono nuove e il cibo tutto da esplorare. Speriamo che il tempo rallenti, per poter assaporare ogni istante e ogni pedalata di questa straordinaria avventura ancora tutta da vivere».
L’altro ieri, il 5 marzo dopo oltre 1000 chilometri percorsi, hanno passato la dogana tra Croazia e Bosnia ma sono stati trattenuti circa 30 minuti senza particolari motivi prima di avere il via per attraversare il territorio bosniaco. Il lungo viaggio di Omar e Chiara continua.