Dopo la presentazione del progetto “Cammini della Fede” promosso dalla CEI il ministro Daniela Santanchè visita lo stand
Il ministro Daniela Santanchè ha partecipato alla ventunesima edizione della fiera dedicata allo stile di vita sostenibile e ai cammini Fa’ la cosa giusta! È intervenuta in diversi panel dedicata ai Grandi Cammini e visitato alcuni stand tra cui quello di “Cammini della Fede”.
Con il ministro erano presenti anche Don Marco Fagotti, vicedirettore dell’Ufficio CEI – Conferenza Episcopale Italiana per la pastorale del turismo e Andrea Lombardi presidente di Feder.Cammini. Il ministro ha sostenuto e apprezzato l’iniziativa “Cammini della Fede” che ha l’obiettivo di avviare un censimento di tutti gli itinerari presenti sul territorio italiano costruendo una grande rete di antiche e nuove vie di pellegrinaggio.

«Come Ministero – ha commentato Daniela Santanchè – abbiamo investito molto sui cammini perché fanno parte del turismo lento e sostenibile. In Italia c’è una grandissima offerta di cammini e stiamo anche facendo lo sforzo di metterli in rete, fare segnaletiche intelligenti, potenziare le infrastrutture. Sappiamo – conclude il ministro – che è un asset estremamente importante per la crescita del settore e credo che in questi due anni e mezzo si sia data una grande impronta per lo sviluppo e la prosperità anche di chi ci lavora».
La presentazione della WebApp
Nella giornata di apertura della fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili, “Cammini della Fede” ha presentato una WebApp (camminidellafede.it) pensata per sostenere i pellegrini con spunti di riflessione e informazioni utili.
Per ogni cammino vengono segnalati dei Punti di Interesse Ecclesiale, georeferenziati, divisi in tre sezioni, che sintetizzano i bisogni fondamentali dei viandanti: pregare, mangiare, dormire. In concomitanza dell’Anno Santo, vengono proposti i primi sette percorsi che, per la loro prerogativa di giungere a Roma, possono essere indicati come Cammini Giubilari delle Chiese in Italia.
I cammini segnalati
Si tratta della Via Francigena del nord, della Via Francigena del sud, della Via di Francesco, della Via Lauretana, della Via Amerina (Il cammino della Luce), della Via Romea Strata e della Via Matildica.
Don Marco Fagotti: «Il progetto è un tentativo concreto di mettere in relazione le Chiese locali con i cammini così da rendere le comunità davvero ospitanti. L’approccio è totalmente nuovo: la Chiesa non solo è attraversata dai cammini, ma inizia ad abitarli. Non è un caso, infatti, che sia il Vescovo a presentare la richiesta di entrare in ‘Cammini della Fede’, a prescindere da chi poi custodisce o gestisce il cammino. Questo permette di assicurare al pellegrino un’effettiva accoglienza ecclesiale, far crescere le comunità nell’ospitalità. Grazie all’Associazione ‘Ad Limina Petri’, monitorare tali itinerari e sostenere la formazione necessaria per quanti si adoperano per l’accoglienza dei pellegrini».
Come ricevere il Testimonium con il certificato della WebApp
La proposta ai pellegrini è quella di percorrere almeno 100 km a piedi o 200 km in bicicletta, in uno qualunque dei Cammini giubilari, anche senza dover arrivare necessariamente a Roma.
Al raggiungimento dei chilometri, la WebApp produrrà un certificato di percorrenza con il quale si potrà ricevere il “Testimonium” dalle autorità competenti (durante il Giubileo tramite il Dicastero per l’Evangelizzazione – Sezione per le questioni fondamentali dell’evangelizzazione nel mondo).