Canale insabbiato a Sigerico, Filippo Zangrandi, sindaco di Calendasco “Rendere il guado sempre navigabile sarebbe possibile con un pò di buona volontà”
Per rendere operativo tutto l’anno il “guado di Sigerico” a Calendasco, sponda piacentina del Po, basterebbe d’avvero poco. Sarebbe sufficiente spostare un po’ di sabbia per rendere il pontile di Sigerico utilizzabile tutto l’anno, anche nei periodi di siccità, anche in invernoed all’inizi della primavera.
Per questo, il sindaco di Calendasco Filippo Zangrandi ha indicato questa come priorità per il suo territorio ma non solo, garantendo una maggiore continuità nella richiesta turistica di pernotti dei pellegrini.
La richiesta è stata avanzata in Provincia nell’ambito del Contratto di Fiume della Media Valle del Po, che coinvolge dieci Comuni rivieraschi.
Il canale, attualmente insabbiato, ostacola il passaggio della barca che trasporta i pellegrini della Via Francigena, costringendo a farli scendere più a valle scavallando così la così la città di Piacenza.
Zangrandi propone di aprire un varco a monte del guado per far defluire l’acqua del Po ed impedire così che il guado di Sigerico sia insabbiato ogni volta che che il livello del “grande fiume” scende; mantenendo in questo modo il pontile operativo, nulla di nuovo dal punto di vista idraulico.
L’Aipo ha bocciato un prima richiesta di finanziamento che ricadeva nel PNRR, poiché non riguarda la rinaturalizzazione ambientale, ma ora il progetto viene riproposto nel Contratto di Fiume. «Non si vuole dragare il fiume, ma solo spostare la sabbia accumulata per garantire la funzionalità del Guado», sottolinea il sindaco.
Speriamo che questa volta venga accolto e che finalmente si riesca ad avere un guado così importante (sia storicamente che nevralgico) operativo 365 giorni l’anno e che questo permetta come già ribadito di avere una continuità di servizio la quale permetta una continuità di afflusso di pellegrini che porterà beneficio a tutti.
foto: scopripiacenza.it