Feder Cammini
Feder Cammini

L’Italia si afferma sempre più anche come terra dei cammini. L’analisi sulle credenziali rilasciate e tanti dati su 79 cammini italiani grazie al report annuale di Terre di Mezzo.


Cresce il numero di persone con i piedi e il cuore sui cammini italiani che registrano un aumento di presenze rispetto al 2020 e diversi addirittura vedono una crescita rispetto al periodo pre pandemia. E forse anche questo inaspettato e tragico evento sanitario ha contribuito ai cammini di trasformarsi da ambienti di nicchia ad elementi attrattivi per un pubblico sempre più ampio ed eterogeneo.

camminatori

Questo e altro è che emerge dal report annuale firmato Terre di Mezzo che analizza ed elabora con i numeri un panorama completo ed esauriente su chi, come, perchè e dove sceglie di camminare, pernottare, mangiare e molti altri dati interessanti che cerchiamo di interpretare.

Dopo i mesi chiusi in casa, una volta che le porte si sono riaperte è prevalso in molti la priorità per il proprio benessere mentale, il desiderio di fare una nuova esperienza, il contatto con la natura e la scoperta di nuovi territori magari vicino a casa. Infatti Il 40% dei camminatori esperti (veterani) ha camminato nella propria regione o in regioni vicine mentre, fra i neofiti, ciò tutti quelli che si cimentano per la prima volta a percorrere un cammino la percentuale sale al 61%. Sono il 36% quelli vanno in cammino per fare trekking, il 33% per interesse culturale, il 30% per fare una nuova esperienza, il 28% per il benessere fisico, il 23% per motivi religiosi e spirituali, il 18% per incontrare altre persone, il 7% per solidarietà.

Fra i benefici tratti dall’esperienza di percorrere un cammino e terminarlo svetta con oltre l’80% quelli che hanno avuto un benessere emotivo e fisico.

Credenziali rilasciate nel 2021. Chi sale e chi scende

I dati basati sul numero di credenziali rilasciate e registrate nel 2021 fanno emergere un deciso balzo in avanti per la Via degli Dei, rispetto a tutti gli altri cammini censiti che comunque registrano quasi tutti numeri positivi.

Via degli Dei

Infatti le credenziali rilasciate nel 2021 ai pellegrini in cammino sulla Via degli Dei sono state ben 10.000, 3.500 in più rispetto al 2020 (anno di pandemia); un dato che comunque supera di gran lunga anche le presenze del 2019 quando i documenti dei pellegrini sono stati 4748 mentre nel 2017 circa 1.600. Una crescita notevole se comparata con le credenziali distribuite alla più conosciuta Via Francigena che nel 2021 ammontano a 11.500, duemila500 in più rispetto al 2020.

Credenziali Via degli Dei (foto tratta dal sito https://www.viadeglidei.it/

Sorpresa per il Sicily Divide, un itinerario cicloturistico da Trapani a Catania e una variante da Palermo a Catania che si snodano nella Sicilia più nascosta. Questo “bike-cammino” rilascia Il Divider’s Pass utile a raccogliere i timbri nei checkpoint lungo l’itinerario e ottenere l’attestato di percorrenza. E’ disponibile il servizio noleggio bicicletta al punto di partenza e lasciarla alla meta. Sicily Divide ha distribuito ben 3200 “credenziali del cicloturista”, dato non comparabile con gli anni precedenti perchè non disponibili.

I Cammini di Francesco invece si attestano su 5713 credenziali, oltre mille presenze in più rispetto al 2020 ma oltre duemila in meno comparando il 2019.

Bene i Cammini Materani, in costante crescita dal 2019 come anche il Cammino dei Borghi Silenti, il Cammino d’Oropa, il Cammino Minerario di Santa Barbara, il Cammino del Salento, Kalabria coast to coast, la Via Francisca del Lucomagno, il Cammino delle Terre Mutate, il Cammino 100 torri e a seguire gli altri.

In calo il Cammino dei Briganti con 2900 credenziali distribuite nel 2021 rispetto alle quasi 3.500 del 2020 ma stabile se confrontato con il periodo pre pandemia e il Cammino di San Benedetto che cresce sul 2020 ma con un numero di credenziali pari o leggermente inferiore rispetto al periodo pre pandemia. Scende sensibilmente anche l’Alta via delle Grazie, la Via Silente, e la Via del Trasimeno che passa da 198 credenziali rilasciate nel 2019 a 111 nel 2020 fino ad arrivare a 69 nel 2021. Anche il Cammino di San Tommaso è in leggero calo e controtendenza; infatti l’exploit l’ha avuto nel 2019 e 2020 arrivando ad oltre 400 credenziali distribuite per poi scendere a 258, lo stesso dato del 2017. Scende rispetto al 2019 la Via Matildica del Volto Santo anche se recupera qualcosa nel 2020.

Da tenere in considerazione che solo negli ultimi due anni 14 cammini hanno iniziato a distribuire la credenziali tendendo la registrazione. Ci sono altri 20 cammini hanno la credenziale ma non sono riusciti a fornire i dati.

Nel 2021 sono state rilasciate in totale 59.538 credenziali rispetto alle 38.624 del 2020 e 45.472 del 2019 dati che evincono una costante crescita complessiva dei viandanti, pellegrini e camminatori sui cammini italiani.

Testimonium, ecco i numeri

Il Testimonium è un “diploma” rilasciato al termine del cammino, che attesta l’avvenuto pellegrinaggio. Lo si riceve arrivando alla meta del cammino e presentando le credenziali regolarmente timbrate su tutto il percorso o almeno gli ultimi 100 chilometri (200 per chi è in bicicletta). Nei dati riportati nel report di Terre di Mezzo non sono pervenuti quelli relativi alla Via Francigena ed altri cammini. Analizzeremo quindi la statistica dei dati rilevati.

Svetta su tutti Assisi e i Cammini Francescani che ha registrato la consegna di 3.333 testimonium seguito da Oropa (Cammino d’Oropa) con 1.640, Matera (Cammini Materani) con 1204, in calo rispetto al 2020 chiuso con 1.350 testimonium. A Montecassino (Cammino di San Benedetto) il 2021 si è chiuso con 1.000 testimonium, 800 per i Cammini Francigeni di Sicilia e 500 per L’Alta via delle Grazie. Più sotto in termini numerici troviamo L’Aquila sui Cammini delle Terre Mutate con 160 testimonium, oltre 230 in meno rispetto al 2020. A seguire gli altri cammini con meno di 100 diplomi di pellegrinaggio che sommati ai dati sopracitati raggiungono un totale di 8.863.

Identikit, aspettative ed esigenze dei camminatori

Secondo un sondaggio integrato nel report di Terre di Mezzo su un campione di 1821 camminatori, il 21% è al suo primo cammino e la maggioranza sceglie quello di Santiago seguito dalla Via Francigena, la Via degli Dei e il Cammino delle Terre Mutate.

I camminatori (divisi fra neofiti e veterani) programmano e vengono a conoscenza di nuovi cammini principalmente con il passaparola (32%), attraverso siti internet (29%), sui social network (16%), sul territorio (6%), tramite eventi (4%), giornali radio-tv (3%), altro (10%).

Sono di più le donne a camminare; infatti nel 2021 il sesso femminile è stato del 50,4 % (nel 2020 erano il 44%) mentre gli uomini sono il 49,6%. Il 70% dei camminatori ha un’età compresa fra i 30 e 60 anni.

Pellegrine straniere sulla Via Francigena

Il cammino, come peculiarità primaria è da fare a piedi e infatti il 96% rispetta questo standard mentre il 4% opta per la bicicletta. Il 31% scegli il cammino in solitaria, il 34% in coppia, un 8% predilige i gruppi con Guida ambientale.

Fra gli strumenti più utilizzati dal camminatore c’è la guida cartacea seguita dalle tracce Gpx e molto spesso abbinate fra loro ma non mancano App specifiche e la richiesta di supporto alle associazioni locali.

La provenienza dei camminatori è principalmente dalla Lombardia (29%) a seguire più o meno con dati simili tra loro tutte le altre regioni italiane. Il 50% è laureato, il 35% ha un diploma di scuola media superiore mentre il 7% ha conseguito il diploma di scuola media inferiore.

I mesi dell’anno prediletti dai camminatori

Questo aspetto è strettamente collegato ad un’altra ricerca condotta sempre da Terre di Mezzo che individua anche la professione (il 46% ha un lavoro full time, il 22% è pensionato mentre il 17% è libero professionista). Sintetizzando si può affermare che la stagione dei cammini si apre a maggio e si chiude a ottobre ma, in percentuali minime, si trovano camminatori tutto l’anno. Il cambiamento climatico potrebbe in futuro influire sulle scelte del momento più opportuno per mettersi in cammino, se le temperature tropicali di quest’anno si dovessero ripetere con frequenza.

L’economia dei cammini

La spinta crescente dei cammini che interessano un pubblico sempre più vasto ha dato maggiore vitalità alle economie stagnanti, fenomeno diffuso soprattutto in territori poco conosciuti. Infatti il 51% spende dai 30 ai 50 euro al giorno, il 16% più di 50 euro mentre il 9% contiene la spesa giornaliera a 20 euro o meno. Per passare la notte il 38% opta per i b&b, il 22% per gli ostelli, un 11% sceglie l’albergo tradizionale e il 7% gli appartamenti. Per quanto riguarda l’alimentazione la maggioranza (86%) sta leggero per il pranzo ma per cena il 60% si concede il ristorante, il 24% se c’è il menù del pellegrino.

Più strutture economiche. Le aspettative dei camminatori

Camminare in Italia secondo i dati raccolti e comparati alla Spagna è più costoso. Infatti al sondaggio proposto da Terre di Mezzo su come l’accoglienza sui cammini potrebbe migliorare, il 38% ha risposto chiedendo più strutture semplici ed economiche, il 32% vuole può ostelli per i pellegrini, il 16% più strutture private. Come servizi accessori la lavatrice, l’uso cucina, un deposito per le biciclette ed armadietti personali.

L’indagine curata da Terre di Mezzo Editori si basa su sondaggi propri e dati ricevuti da enti e associazioni.

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