Tomas Martinez gestiva uno spartano punto di ristoro a Manjarin. Entrambi icone del Cammino Francese, il rifugio oggi è in stato di degrado
Tutti o quasi i pellegrini che hanno percorso il Cammino Francese hanno incontrato o sentito parlare di Tomas Martinez, noto anche come l’ultimo Templare. Hospitalero da oltre 30 anni in uno spartano ma caratteristico rifugio a Manjarin, è divenuto grazie a lui uno delle accoglienze più amate sul Cammino di Santiago.
Infatti, Tomas Martinez ha trasformato un luogo freddo e inospitale situato a 1.450metri di altitudine, in un punto d’accoglienza e condivisione frequentato da pellegrini e viandanti di tutto il mondo, anche per la vicinanza alla mitica Cruz de Hierro. È stato lui a rendere meno faticosa la salita conduce a Manjarin. Oggi quel luogo magico ed emozionale, capace di lasciare tracce indelebili nei cuori di pellegrini e viandanti che vi hanno pernottato o anche solo soffermati per una sosta o un ristoro, versa in stato di degrado.
Il richiamo del Cammino di Santiago
Madrileno di nascita, Tomas mise radici in cima alla salita nel lontano 1993. Arrivò lassù 30 anni fa alla ricerca di nuovi orizzonti e lui stesso si stupisce del fatto di essere rimasto al servizio dei pellegrini per oltre tre decenni. In realtà è arrivato sul Cammino nel 1986, tempi nei quali solo pochissimi pellegrini lo percorrevano ma alcuni visionari fra cui Tomas, sentivano nel cuore che presto ci sarebbe stata un’invasione di viandanti. E così è stato.
Oggi tanti rimpiangono Tomas il Templario, dove un caffè, un piatto di cibo caldo o un posto per passare la notte si trovava sempre. Era un punto di riferimento oltre che un riparo per i pellegrini in cammino nella stagione invernale.
Tomas, uno dei simboli del Cammino di Santiago che lo aveva saputo interpretare nel senso più puro ed incarnarne i suoi valori più significativi ha finito la sua missione.
(Foto di thedancingpilgrims.wordpress.com)
Un momento che prima o poi sarebbe inevitabilmente arrivato ma resta l’amarezza nei tantissimi pellegrini che conservano ricordi indelebili, vedere versare in stato di assoluto degrado il rifugio del cuore. Sui social abbondano i commenti che rendono subito l’idea di come Tomas il Templario fosse amato e riconosciuto come icona vivente del Cammino di Santiago.