“Il ritorno del Lupo nel territorio bolognese: conoscerne il comportamento per affrontare le criticità”. C’è l’evento sulla Via degli Dei
“Il ritorno del Lupo nel territorio bolognese: conoscerne il comportamento per affrontare le criticità”; con questo titolo giovedì 29 dicembre a San Benedetto Val di Sambro (comune situato sul tracciato della “Via degli dei“) alle ore 17.30 la polizia locale terrà nella biblioteca comunale, una conferenza-incontro con la cittadinanza.Scopo della serata è quello di fornire informazioni, consigli, e notizie sulla situazione della presenza del lupo nei dintorni circostanti il capoluogo emiliano.
Spesso e volentieri è la non conoscenza della realtà a creare problemi nel difficile rapporto uomo vs lupo, capire le sue abitudini, i suoi comportamenti, essere a conoscenza dello stato dell’arte della ricerca scientifica della vita di questo fantastico animale ci può aiutare ad evitare spiacevoli conseguenze.
Sebbene per la legislazione la specie lupo risulti salvaguardata dal D.M. 22/11/1976 e sia qualificata come “specie particolarmente protetta” dl Legge 157 del 1992, i tempi paiono maturi per una riflessione che riporti al contesto reale la conoscenza e il governo del tema, in ottica precauzionale.
Come dobbiamo comportarci, cosa dobbiamo fare?
Per rendere sostenibile e pacifico il ritorno del lupo nel territorio bolognese come in tutto il resto dell’Appennino, occorre infatti l’impegno di tutti, a partire da una corretta informazione.
Durante la serata si approfondiranno quali sono i corretti comportamenti umani, ma si daranno informazioni sui dispositivi di protezione, sulle misure risarcitorie a disposizione e sugli interventi amministrativi e di polizia.
Concludo questo mio articolo ricordando che dal punto di vista genetico il lupo italico è pressoché estinto, quello che spesso diciamo di catalogare come lupo in realtà sono incroci, ibridi dovuti al fatto che nel corso degli ultimi 200/300 anni ci sono stati in naturi miriade di incroci con il cane domestico divenuto, specialmente nel centro-sud Italia randagio.
Attualmente nel Belpaese vi sono circa 3300 esemplari di cui circa 2000 nel territorio dell’appenninico ed i restanti nelle Alpi.