Il rifugio è situato nel cuore della foresta di Giazza della Valle di Revolto al confine fra Veneto e Trentino-Alto Adige
È stata prorogata al 31 marzo la data per partecipare al bando per la concessione in gestione del rifugio Revolto, di proprietà di Veneto Agricoltura. Il rifugio è situato a 1336 metri nel cuore della foresta di Giazza della Valle di Revolto in alta Val d’Illasi, segna il confine fra Veneto e Trentino-Alto Adige ed è un punto di partenza per molte escursioni nel settore centrale del Gruppo del Carega. La concessione è aggiudicata con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa sulla base di 36 mila euro dato dal canone di concessione, quale importo posto a base di gara e soggetto a rialzo (6.000 euro annui per la durata della concessione di 7 anni con prima annualità non dovuta).
La storia del rifugio Revolto
Il fabbricato un tempo era adibito ad osteria e sorgeva lungo il confine tra il Regno d’Italia e l’Impero Austro-Ungarico, come testimoniano i vari cippi di confine nella zona. Dopo la terza guerra d’indipendenza, Revolto restò a segnare il confine tra Austria ed Italia ed a offrire ospitalità ai contrabbandieri che introducevano in Italia tabacco e generi di frodo. L’avvento della Prima guerra mondiale trasformo l’osteria in un nodo strategico utile per tenere i contatti tra il comando degli alpini, stanziato a Campobrun e la sottostante Giazza. Gran lustro le conferì la visita del re Vittorio Emanuele III, avvenuta il 7 ottobre 1918. È opinione popolare che il re soldato abbia fatto colazione al sacco presso il Boschetto delle Giare, poco più a Sud del rifugio.
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