Feder Cammini
Feder Cammini

Aveva perso il suo inseparabile bordone promettendo di fare il Cammino di Santiago in caso di ritrovamento. Partirà il 14 aprile


In un bel assolato inizio di settimana, abbiamo incontrato Cristian Feccia, amico ed anche lui uno dei tanti “camminatori seriali” che da alcuni anni popolano le colline dell’appenino piacentino. Operaio in una ditta di Lugagnano, 46 anni di Chiavenna Rocchetta frazione di Lugagnano v. Arda, tra pochi giorni inizierà il suo primo cammino alla volta di Santiago di Compostela.

D: Christian ciao, ci siamo conosciuti durante un trekking all’isola di Palmaria e vedendo il tuo zaino decisamente “oversize” mi hai subito incuriosito. Parlando con tè mi hai detto che ti stavi preparando ad un trekking decisamente più impegnativo; vorresti spiegarti meglio?

R: Si, tra circa quindici giorni partirò per il mio primo cammino alla volta di Santiago de Compostela, anche se il santuario non è il mio vero punto d’arrivo.

D: Cioè? Dove vorresti arrivare , dopo c’è solo il mare!

R: Esatto è quello il mio vero punto d’arrivo. Certo una volta arrivato andrò alla cattedrale, nei limiti del tempo che ho a disposizione visiterò i posti che attraverso, voglio far anche il turista è una occasione unica. Ma il mio obbiettivo è vedere l’Atlantico.

Non so il motivo, ma ha sempre avuto su di me uomo di montagna/pianura, un certo ascendente e l’idea di arrivarci a piedi mi affascina.

D: Come ti sei avvicinato al camminare ed al cammino di Santiago ?

R: Sono circa due anni che cammino, come molti dopo il Covid avevo bisogno di muovermi, sia peresigenze fisiche che mentali, ed ho penato che nulla di meglio ci fosse che scoprire il nostro bell’Appennino. Poi un giorno ho incontrato il gruppo EVA e da circa 1 ½ vado alle loro escursioni appena posso.

Il cammino di Santiago l’ho scelto perchè è da 15 anni che lo vedo, mi attira, incuriosisce e credo che adesso sia giunto il momento, mi sento pronto mentalmente e fisicamente. Prima di partire ho anche consultato la mia dottoressa e dopo il suo consenso ho deciso “dai Christian adesso o mai più….tempus fugit”.

D: Farai il camino da solo o con qualcun’altro?

R: Andiamo in due, io e Lucio….

E’ una storia buffa, ho trovato questo bastone (Lucio) un giorno, durante uno dei miei primi allenamenti e mi piacque da subito, la forma, come si presentava al tatto ecc., lavoro il legno da alcuni anni come hobby e mi ispirò immediatamente.

Passano poi alcuni giorni e di ritorno da un trekking mi accorgo che l’ho dimenticato al posteggio….oddio, Panico.

Torno di corsa al posteggio e mi dico “Se ti ritrovo ti porto con me a Santiago!”, arrivo al posteggio ed eccolo lì che mi aspetta appoggiato al muretto. Morale, tra quindici giorni partiremo assieme.

D: Come ti sei preparato ad un cammino lungo oltre 2000 km?

R: Preparazione fisica e tecnica ovviamente, non si può andare all’avventura in un cammino del genere.

Fisicamente ho alternato palestra e cammino, all’inizio camminavo senza peso e su brevi distanze, poi aumentando sempre di più distanze e peso trasportato nello zaino.

Ad oggi faccio circa 20/25 km ad ogni uscita con un peso dello zaino di circa 17/18 kg anche se alla partenza lo zaino sarà qualche kg in meno. Poi come dicevo palestra due volte a settimana, con esercizi mirati a migliorare la resistenza allo sforzo e la postura.

Ed ovviamente ho studiato anche il percorso, con cartine, imparando molto dalle guide e dalle tracce che si trovano in rete o su siti dedicati o su i tanti portali di tracce per escursionisti – trekker.

D: Cosa porterai nello zaino?

R: Alla partenza dovrebbe pesare circa 13 kg ed userò un Deuter 50 lt +5 lt. La leggerezza in un cammino come questo è fondamentale porterò con me zaino, tenda, power bank ed un pannellino solare, materassino, cuscino, sacco a pelo ed in più ovviamente qualche cambio ed un po’ di cibo.

D: Immagino che non saprai a memoria tutto il percorso, come ti orienterai?

R: Ovviamente oggi non siamo nel medioevo, la tecnologia ci aiuta dunque gps e cellulare la faranno da padrone per orientarmi al meglio e non perdermi. Nel dubbio però porterò con me anche le mappe di tutto il cammino.

D: Come ti sei organizzato per i pernotti?

R: L’idea iniziale è quella di andare molto on the road, ma sicuramente dormirò in ostelli, nel pezzo in Italia sull’alta via dei monti liguri starò molto in tenda, la parte invece francese e spagnola è molto meglio organizzata con ostelli e b&b. Comunque nel conto qualche notte passata all’addiaccio so che mi capiterà, pazienza anche questo è il bello dei cammini.

D: Cosa ti aspetti da questa esperienza?

R: Arriviamo da un periodo difficile, pieno di problemi, vorrei soprattutto scaricare la mente, e ritornare a casa portando con mè una esperienza che sicuramente ricorderò per tutta la vita. Ho appeso sulla parete della sala una scritta che non ricordo nemmeno dove ho trovato, dice: “devo sostituire le aspettative con la gratitudine”. Non mi aspetto niente di particolare, parto per così dire “vuoto”, tutto quello che arriva sarà ben accetto.

D: Dubbi, paure?

R: Paure, ne ho mille. Il tracciato, come sarà il meteo, ci riuscirò? Mi sono allenato abbastanza? Chiunque parta sicuro e spavaldo per un cammino come questo, o è un matto od un incosciente. Sono certo però che questo è il momento giusto, ho l’età giusta e la mentalità giusta. Sono consapevole che un viaggio del genere non è solo un viaggio, ma una esperienza che ti cambia nel profondo….speriamo in meglio, e poi con mè c’è Lucio.

D: Quando parti da dove e quando arriverai?

R: Partirò da casa il 14 Aprile per questo mio primo cammino alla volta di Santiago di Compostela.

Mediamente percorrerò tappe da 25 km ma qualcuna sarà più breve, alcune supereranno i 30 km. Siccome non sono un maratoneta estremo ho anche messo nel conto una o due giornate di riposo che però deciderò lungo la strada. Questo mio cammino avrà una pianificazione molto work in progress. L’arrivo è previsto invece per il 10 Luglio ma qualche giorno in più probabilmente ci sarà.

D: Come possiamo seguirti? Hai dei profili social dedicati al tuo cammino?

R: Si certo. Come dicevo le ragazze del gruppo EVA mi aiutano ed hanno aiutano molto.

Hanno creato sia un profilo Facebook che una pagina di Instagram; qui quando potrò (non so se avrò sempre una buona connessione internet) caricare foto, magari qualche video e tutto quello che servirà anche a me per conservare qualche ricordo di questo viaggio che sarà sicuramente da ricordare.

Buoni passi Christian.

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Redattore, guida Aigae e divulgatore scientifico

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