Nel 2013 la diagnosi di un tumore al pancreas e pochi giorni di vita. Poi milioni di passi e dieci anni di vita. Ieri il decesso.
Si è spento ieri Andrea Spinelli, siciliano di nascita e friulano d’adozione, dopo una lunga malattia combattuta fino all’ultimo, regalando emozioni e forza ai tanti che hanno seguito la sua drammatica quanto esemplare storia di vita, una parte spesa a camminare convivendo con la malattia.
Andrea Spinelli è stato un esempio per la capacità di reazione assolutamente straordinaria che ha avuto dopo avere appreso di avere venti giorni di vita per un adenocarcinoma alla testa del pancreas in stato avanzato e non operabile.
Una diagnosi arrivata nell’ottobre del 2013, poi due anni di chemioterapia “che avrebbero steso chiunque”, quindi la decisione di mettersi in cammino. Ha percorso, negli anni successivi, circa 18 mila chilometri a piedi sui cammini d’Europa, tra cui la Via Francigena, la Romea Strata e il Cammino di Santiago.
Fra un cammino e l’altro è stato necessario recuperare le forze, sottoporsi alle cure e ai temuti controlli periodici. Ha scongiurato la drammatica previsione dei medici riuscendo a vivere per dieci anni perché, come ha scritto lui stesso “se di cancro si muore, pur si vive”. La sua battaglia in cammino è stata da lui stesso raccontata nei libri Se cammino, vivo; Il Caminante; Camminatore, pellegrino e viandante.