Dopo la ristrutturazione il rifugio Cazzaniga-Merlini ai Piani d’Artavaggio cerca il gestore. Domande entro il 31 agosto 2023
Sono quasi terminati i lavori di manutenzione straordinaria del rifugio Cazzaniga – Merlini ai Piani d’Artaveggio, sulle Prealpi Orobiche con il rinnovamento di tutti i principali impianti tecnologici e i servizi igienici, così come la sala da pranzo e le camere. E’ stato ottimizzato l’impianto idrico che fornisce acqua potabile in ogni periodo dell’anno, risistemati le perlinature, le coperture dello stabile e le opere di lattoneria oltre che i pavimenti e gli infissi.
La struttura è di proprietà dell’Associazione Nazionale Alpini sezione Lecco che ha intenzione di selezionare il nuovo gestore già quest’anno. Infatti, le manifestazioni d’interesse per la conduzione del rifugio dovranno pervenire alla segreteria sezionale dell’Ana di Lecco (lecco@ana.it) entro le 12 del prossimo 31 agosto 2023.
Ogni candidato dovrà motivare la domanda corredandola di una propria fotografia e del proprio curriculum vitae. Nel curriculum oltre ai dati anagrafici dovranno essere specificati: studi e formazione, esperienze professionali, esperienze extralavorative, competenze specifiche personali, eventuali esperienze nella gestione di rifugi, eventuale posizione ed esperienze nell’ambito dell’Associazione Nazionale Alpini.
Dalle Orobie all’Appennino, il rifugio con vista a 360°
Il rifugio è punto tappa del sentiero 101 delle orobie occidentali. La sua struttura ottagonale permette di avere una visuale a 360° sul panorama circostante dalle Orobie all’Appennino fino alle Alpi con il versante est delle Grigne in primo piano. Dalle vicinanze si possono ammirare anche le Alpi Retiche ed il Pizzo dei 3 Signori. La struttura dispone di 24 posti letto suddivisi in 5 camere tutte con letti a castello.
La storia del rifugio Cazzaniga – Merlini
Costruito alla fine degli anni Venti del secolo scorso su progetto del noto architetto lecchese Mino Fiocchi e ufficialmente inaugurato nel 1931, il Cazzaniga fu poi distrutto da truppe nazi-fasciste durante il secondo conflitto mondiale. Al termine della guerra gli alpini lecchesi decisero per la sua ricostruzione, sostenendo anche economicamente i lavori: la riapertura nel 1952, presente alla cerimonia ufficiale il cappellano della ritirata di Russia don Carlo Gnocchi, nel 2009 proclamato Beato da Papa Benedetto XVI. Negli anni successivi il rifugio è stato sottoposto ad altri interventi di miglioramento e ampliamento: nel 1972 al nome Cazzaniga fu aggiunto quello di Ugo Merlini, il presidente della Sezione Ana di Lecco e poi presidente nazionale Ana che tanto fece per restituire la struttura all’utilizzo da parte delle penne nere così come dei tanti escursionisti che frequentano una delle più spettacolari e belle località delle Prealpi.
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