Buona l’estate per l’ospitalità nell’ambito del turismo religioso e no-profit in Italia ma un sondaggio rivela i rincari in arrivo a causa dell’aumento dei costi energetici
Si chiude una stagione estiva decisamente positiva per le strutture ricettive di matrice religiosa e no-profit in tutta Italia. Il sondaggio diffuso dall’Associazione Ospitalità Religiosa Italiana tra oltre 1200 gestori con 100mila posti letto, ne registra il 43% con risultati superiori alle aspettative e il 52% in linea con quanto avevano preventivato. La soddisfazione riguarda quindi il 95% degli intervistati.
Nel raffronto col 2019 (ultimo anno senza Covid) ben il 45% ammette che l’estate 2022 è stata migliore, mentre un altro 33% ha raggiunto più o meno gli stessi risultati di allora. Si può dire che il gap è colmato nel 78% di queste particolari strutture ricettive.
Ma una volta registrati questi dati positivi, ora si pone all’orizzonte il dilemma legato allo smisurato rialzo delle bollette energetiche. Aumentare o no di conseguenza anche le tariffe per i futuri ospiti?
Il 37% ritoccherà sicuramente le tariffe, il 18% sta ancora valutando il da farsi, un 33% più attendista preferisce aspettare l’evolversi della situazione nei prossimi mesi prima di decidere. Resta lo zoccolo duro di un 10% che ha deciso -bontà loro- di mantenere inalterate le tariffe nonostante gli aumenti.
Ma che il problema sia l’estate o le bollette, va ricordato che queste strutture con i loro introiti alimentano attività caritatevoli, sociali e assistenziali in Italia e nel Mondo, per cui anche un euro in più o in meno vale il doppio per i frutti che porta al tavolo dei più bisognosi.
I sondaggi dell’Associazione ospitalità religiosa
Comunicato stampa. Fabio Rocchi – presidente Associazione Ospitalità Religiosa Italiana