Due ventenni sono partiti da Santa Maria di Leuca puntando su Milano. Non seguono un percorso preciso, camminano liberi
I ventenni Davide Mengoni di origine marchigiana e il toscano Nico Ralli, compagni di studi alla facoltà di Scienze Motorie dell’Università di Perugia sono in cammino da sette giorni dopo l’idea maturata a fine estate di percorrere l’Italia a piedi, dal profondo sud al capoluogo meneghino. Il loro viaggio lento è documentato sui social (insta Tipi Atipici) non per acquisire più followers ma
«per tenerci questa esperienza nei ricordi. È una cosa faticosa, che richiede tempo, ma che crediamo ci darà tantissima soddisfazione. Il percorso è un momento di introspezione e la questione dei social ci è venuta naturale: noi, come tutti i ragazzi di oggi, li usiamo» come riportato da mitomorrow.it.
Ma anche se fosse una leva per acquisire più followers è un modo sano, capace di trasmettere ai più giovani il senso del camminare, di vivere e scoprire il Belpaese entrando nei cuori delle genti e diffondendo un messaggio di valore.
“In molti ci hanno chiesto il perchè di questa nostra scelta. In realtà eravamo annoiati e ci siamo chiesti se per cambiare la nostra mentalità sarebbe bastato percorre più di 1.000 chilometri a piedi e così ci siamo messi in viaggio”.
Il loro non è un cammino nel senso può puro del termine, non ci sono ostelli prenotati, nessuna tappa, piuttosto è un vero e proprio trekking improvvisato; non sanno mai dove finiscono la giornata e vivono l’esperienza con entusiasmo ed allegria. La fine è quando trovano un posto economico dove dormire dopo avere camminato tutto il giorno e se l’accoglienza non la trovano si sistemano trovando un ricovero di fortuna, adattandosi nei loro sacchi a pelo, materassini e coperte termiche.
Hanno un budget giornaliero di spesa da rispettare: 10 euro a testa “quanto basta per mangiare”. Un progetto che loro stessi hanno chiamato “Roba da Passi” che li ha portati attualmente ad attraversare l’Abruzzo.
Non sono camminatori esperti ma essendo giovani e riescono così a tenere una buona media chilometrica, nonostante dolori e imprevisti, tanto da programmare l’arrivo a Milano il 25 ottobre.