Feder Cammini
Feder Cammini

La birra, la terza bevanda più consumata al mondo e amata da camminatori di ogni età, è per molti un immancabile rito post cammino


Avete mai avuto la tentazione, dopo tanto camminare sotto il sole estivo, di godervi assieme agli amici di cammino una bella birra gelata? Vi siete mai chiesti se facevate bene o male dopo tanta fatica, a bere una bevanda alcolica? Mi farà bene o no? Forse è meglio una cola o un succo di frutta?

Dopo tanto camminare e tanto sudare è normale che ci sentiamo stanchi ed assetati.

Abbiamo appena finito di camminare per diverse ore e siamo in riserva di liquidi e sali minerali che abbiamo perso attraverso il sudore; dunque la prima cosa che dobbiamo fare è reintegrare il più velocemente possibile liquidi e sali minerali.

Una ricerca condotta in Olanda dal professor Henk Hendriks , dimostrerebbe che una birra media (meglio a bassa fermentazione) aiuta a reintegrare i sali minerali dopo uno sforzo fisico di media intensità, come alcuni dei più comuni integratori presenti in commercio.

Sostiene la stessa tesi anche il prof. Gatteschi, specializzato in medicina dello sport e per alcuni anni responsabile sanitario della nazionale italiana di calcio femminile.

La birra, come tutti i drink ha al suo interno, sodio, potassio e carboidrati che servono si al reintegro , ma ha anche alcool che se assunto in grande quantità porta alla disidratazione specialmente in una fase post allenamento in cui i livelli di liquidi sono già bassi, dunque birra si ma con moderazione.

Dunque, birra si o birra no?

Sono molti i pareri in merito, spesso anche discordanti; noi ricordandovi che “in medio stat virtus” ci limiteremo a prendere atto dei dati.

Una ricerca dell’International Journal of sport Nutrition, dimostrerebbe che le donne trarrebbero più benefici degli uomini se dopo un allenamento assumessero una modica quantità di birra (meglio se a bassa fermentazione). Sembrerebbe infatti che la bevanda forse più antica al mondo, aumenti le prestazioni il giorno successivo, riducendo anche la perdita di calcio nelle ossa.

Secondo invece uno studio della università di Granada l’uso moderato di birra dopo una giornata di cammino, contribuisca la reintegro dei normali livelli di sali minerali e di carboidrati.

Però la birra contenendo una percentuale di alcol, riduce la sintesi proteica muscolare e favorisce la disidratazione; dunque per ridurre questo effetto collaterale è meglio scegliere una birra analcolica o a basso contenuto di alcol e senza esagerare. L’alcol potenzialmente tende a disidratare il corpo che per essere metabolizzato ha bisogno di liquidi che sottare alla rigenerazione muscolare.

Quale birra scegliere?

L’idea che la birra sembrerebbe un perfetto post workout, vale per tutti i tipi di birre?

No, non tutte le birre sono uguali e non tutte soddisfano i parametri sopra citati. Non essendo noi ne medici ne esperti mastri birrai – purtroppo – consigliamo le birre artigianali rispetto a quelle industriali (attenzione artigianali ed industriali intendo il tipo di birra non la sua lavorazione) in quanto il processo di pastorizzazione che viene effettuato è con temperature medio basse che mantiene inalterato le caratteristiche migliori.

Il luppolo è l’ingrediente più presente e differisce molto tra le varie tipologie di birra; in sostanza le sue proprietà antiossidanti non si trovano in egual misura in tutte le tipologie di birra.

Dunque sarebbe meglio consumare il nostro “integratore naturale” preferito, in forma di birra di frumento, Weiss o Gose, con gradazioni alcoliche basse.

Concludendo, come già detto, “il giusto stà nel mezzo” e dopo aver scarpinato per 7/8 ore e volete bervi una bionda fatelo senza sentirvi troppo in colpa.

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Redattore, guida Aigae e divulgatore scientifico

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