Feder Cammini
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Sei ore di cammino per ammirare la spettacolare natura e i panorami a 360° arrivando al confine tra le provincie di L’Aquila e Teramo


Il lago di Campotosto è un punto di riferimento per tutti gli escursionisti che vogliono scappare per un giorno dalla vita frenetica delle città. È un luogo calmo ed immerso nella natura facente parte del Distretto Strade Maestre, considerato il cuore del Parco dove il Gran Sasso e i Monti della Laga vengono a contatto. Punto di partenza per innumerevoli trekking, il lago artificiale di Campotosto è il lago più esteso della regione Abruzzo; una sorta di stella polare per chi vuole orientarsi durante le escursioni nella zona data la sua estensione e la sua caratteristica forma a V.

Nel corso degli anni l’ecosistema generato dal lago ha fatto sì che questo specchio d’acqua diventasse una meta obbligata lungo la rotta migratoria di molte specie di uccelli quali l’airone cenerino che sosta d’autunno fino alla primavera, la folaga, il gruccione ed il croccolone. Se oltre al trekking siete appassionati di birdwatching non potete mancare questo luogo. Molto varia è anche la flora che circonda sia il lago che l’omonima riserva naturale.

Focus di questa escursione sicuramente sono i panorami che si possono ammirare durante la parte centrale del percorso. La vista a 360° dal monte di Mezzo, la vetta più meridionale della catena dei Monti della Laga che segna il confine fra la provincia de L’Aquila e quella di Teramo, consente di ammirare i monti Reatini, i monti Gemelli, il monte Gorzano, i monti Velino e Silente ed infine sua Maestà il Gran Sasso. Durante tutto il tragitto ci faranno compagnia alcun tipiche forme dei Monti della Laga; si tratta di una serie di calanchi dovuti a ruscellamento superficiale che è favorito dalla conformazione geologica e dalla poca vegetazione ad alto fusto che ricopre i versanti di queste splendide valli.  

Scheda tecnica 

  1. Tempo di percorrenza  6 h 
  1. Distanza 13 Km 
  1. Dislivello 1100 m 
  1. Difficoltà E 
  1. Punti d’acqua Fontana pubblica alla partenza 
  1. Segnavia Ben segnalato con segnavia Sentiero Italia, Sentiero                                                                 scialpinistico 9, Sentiero 301 
  1. Periodo consigliato tutto l’anno. D’inverno con ramponi o ciaspole 
  1. Dove parcheggiare nei pressi della chiesa Santa Maria Apparente

Traccia gps e consigli utili

Indicazioni pratiche 
 
Si parcheggia poi nel posteggio della chiesa di Santa Maria Apparente poco distante dal cimitero. La partenza è sul Sentiero Italia, si percorre il sentiero sci-alpinistico n°9, ritorno sul sentiero n°301 e poi ancora sul Sentiero Italia. Attenzione nel periodo caldo; non sono presenti fontane pubbliche e punti ristoro lungo il percorso ma solo fonti stagionali effimere. Tutte le stagioni offrono un buon motivo per visitare il lago e le zone limitrofe; in primavera le fioriture abbondanti ci offrono spettacoli di altri tempi, in autunno il lago è tappa d’obbligo per gli innumerevoli uccelli migratori come l’airone cenerino e il croccolone. Durante le fredde giornate invernali la superficie del lago ghiacciata offre uno spettacolo unico, simile ai paesaggi nordici.  

Le tappe
 
1 – Dal posteggio della chiesa di Santa Maria Apparente si percorre una carrareccia che si trova sulla sinistra del torrente. Poco dopo si attraversa il torrente in direzione della Laga proseguendo su di un altopiano. Si devia a destra entrando in una faggeta e salendo in modo lieve ma costante incontriamo alcune radure, con una bella vista della Costa Sola, mentre spuntano alcuni affioramenti di roccia.  
 
2 – Il tratto principale continua a mezza costa e intercetta il Fosso di Prato Andolino a 1799 metri, si devia a sinistra su un percorso ripido tra banchi di arenaria ben esposti che conduce alla valletta della Sella Laga a quota 1976 metri.  
 
3 -Giunti al passo si svolta a destra per risalire un pendio erboso per raggiungere la prima vetta di giornata. Si continua sul filo di cresta fino alla successiva cima; qui possiamo stare più a valle e non proprio in cresta anche perché il sentiero tracciato più sicuro è leggermente sotto la cresta alla nostra sinistra. Nel tratto a seguire la cresta diviene più ampia e sicura, il sentiero è indicato da alcuni paletti in legno ed ometti di pietra. Eseguendo un ampio semicerchio si raggiunge la vetta di Monte di Mezzo posta a quota 2155 metri. Qui possiamo godere nelle belle giornate estive di una vista spettacolare sul lago sottostante, la catena del Gran Sasso che appare dal Corno Grande fino al Monte San Franco. Dopo una breve sosta per riprenderci, bere un sorso d’acqua, e l’immancabile “foto di vetta” iniziamo la discesa.  
 
4 – Seguiamo la via più breve anche se la segnaletica è assente, del crinale erboso in direzione nord ovest fino a quota 2050 metri nella zona delle sorgenti del Murillo che abbiamo già attraversato in partenza, e poi al Fosso di Costa Sola. Dalla Vetta si riprende il sentiero n°301 puntando verso nord, in direzione della Fonte Pane e Cacio.  
 
5- Seguendo la cresta, a quota 2080 metri circa c’è un gendarme da superare, tratto un po’ ripido e roccioso con dei passaggi di 1° grado. Rimanendo in cresta dove possibile, arriviamo poi ad un salto di roccia che aggireremo a sinistra in discesa per poi tornare in cresta fino ad arrivare alla Fonte Pane e Cacio. 
 
6 – Dalla Fonte si riprende il Sentiero Italia che a mezza costa attraversa la Sorgente Murillo, si ritorna al Fosso di Prato Andolino per raggiungere il sentiero fatto all’andata, dove si può ammirare guardando in alto, tutta la cresta appena percorsa dalla vetta e che ci riporta al punto di partenza. 
 
Punti d’interesse 
 
Chiesa di Santa Maria Apparente 
 
La tradizione vuole che la chiesa di Santa Maria Apparente situata nei pressi del punto di partenza, sarebbe stata costruita per volere della Madonna intorno al 1604. Divenuta subito un luogo di pellegrinaggio, ha nella facciata una finestra tondeggiante ed un portale fiancheggiato da due finestre. Al di sopra spicca lo stemma della famiglia degli Orsini; un ramoscello di palma o d’ulivo. 
 
Lago di Campotosto 
 
Il lago di Campotosto è il bacino artificiale più grande d’Abruzzo ed è situato tra il versante settentrionale del Gran Sasso d’Italia, quello occidentale dei Monti della Laga ad est e dei monti dell’Alto Aterno ad ovest. È una meta per escursionisti, cicloturisti che approfittano del suggestivo lungolago che con i suoi oltre 40 chilometri funge da arteria per l’interconnessione sostenibile fra i centri abitati toccati dal lago. È molto frequentato dagli appassionati dell’equitazione in quanto proprio qui passa un tratto della grande Ippovia del Gran Sasso. Il territorio vanta anche alcune eccellenze gastronomiche fra queste la mortadella di Campotosto che fa parte dei “Prodotti agroalimentari tradizionali abruzzesi” e rientra nei presidi Slow Food d’Abruzzo. 

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