Feder Cammini
Feder Cammini

Gira l’Italia con l’ufficio nello zaino. Al mattino cammina su antiche vie e nuovi itinerari facendo conoscere “l’Italia minore”, poi si mette al lavoro.


Davide Fiz è ormai molto popolare nel mondo dei cammini ma anche nei social dove predomina come tema il lavoro. Su Linkedin ha oltre 11 mila follower, sono il popolo dei lavoratori digitali che guardano con sempre più interesse lo Smart Walking, il progetto lanciato tre anni fa dallo stesso Fiz. Davide è nato a Genova ma residente (si fa per dire) a Livorno, una laurea in Economia a Pisa con una tesi su conservazione e sviluppo sostenibile nei parchi, è da sempre un appassionato dei cammini e su questa passione ha costruito questa interessante iniziativa che ormai è diventata una filosofia di vita.

Prima di lanciare il progetto che ha cambiato la sua vita, aveva sotto i piedi diverse migliaia di chilometri percorsi sui Cammini per Santiago, una passione a cui si dedicava durante le ferie, come un normale lavoratore. Nel 2015 ha percorso il Cammino Portoghese, l’anno dopo era sul Cammino Francese e nel 2017 ha percorso d’inverno una parte della Via della Plata.

Al suo ritorno dall’ultimo cammino in terra di Spagna matura la brillante intuizione di lavorare camminando su antiche vie, attraversando suggestivi e spesso sperduti borghi, da sempre uno dei suoi interessi. Già, quei piccoli borghi sconosciuti, veri tesori nascosti di quell’ “Italia minore”, capaci di regalare emozioni vere, dove vivono genti capaci di conservare usi, costumi e tradizioni, dove i sapori sono ancora autentici e vivere da “abitante temporaneo”, per circa otto mesi all’anno, fuori dai grandi circuiti di massa.

La missione è quella di coniugare la sua passione con il lavoro di sales manager, una professione che gli consente di non andare in ufficio, operando anche da remoto. Una possibilità che oggi, soprattutto dopo il Covid, hanno in molti, solo che in pochi (forse nessuno?) hanno pensato di unirla in modo stabile con una loro passione. Ed è questo uno dei motivi del successo che il progetto Smart Walking ha riscosso, in modo trasversale, tra semplici camminatori, lavoratori digitali, quelli costretti a timbrare il cartellino e incuriosendo perfino i fanatici del divano.

Da bambino – racconta Fiz a Francigena News – andavo in villeggiatura due mesi all’anno, luglio e agosto, a Palo vicino a Sassello. Da lì ho incominciato ad innamorarmi dei borghi e della natura. Quando ho incominciato a camminare ho capito che quello era il modo migliore per viaggiare”.

Nel 2022 nasce lo Smart Walking

L’8 marzo 2022 lancia “Smart Walking, lavorare in cammino nell’Italia da scoprire” organizza lo zaino lasciando spazio alle tecnologie utili per lavorare e parte coprendo 20 cammini, uno per ogni regione italiana. L’anno seguente è la volta di “Smart Walking Coast to Coast 2023: cammini che attraversano – cammini che uniscono“, un progetto sugli itinerari che collegano il mare e l’entroterra.

A maggio 2024 è partita la terza edizione “Smart Walking 2024 – Back to the roots” in virtù del fatto che il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha dichiarato il 2024 “Anno delle radici italiane”. «Ho scelto di ispirarmi al tema delle radici – ha raccontato Fiz al Corriere della Sera – per due motivi: da un lato, per tornare alle radici, dato che fino a 100 anni non c’erano macchine e camminavamo e basta; dall’altro, penso alle radici come riscoperta delle nostre origini, a partire dai paesini».

L’organizzazione della giornata tipo di un viandante digitale, tra cammini e lavoro

La giornata di Fiz, viandante col computer è organizzata in modo semplice: la mattina cammina, praticamente è sempre in “ferie” mentre il pomeriggio, quando termina il cammino, sceglie una località che coincide con quella del pernottamento, apre lo zaino, tira fuori il pc, smartphone e cavetti connettendosi con i colleghi e i suoi clienti. «Questa esigenza mi ha portato a scegliere con cura i cammini – spiega Davide – che dovevano avere due requisiti fondamentali: tappe non troppo lunghe da percorrere nell’arco della mattinata e la presenza di luoghi da cui poter lavorare al pomeriggio».

Può capitare a volte che ha una call di mattina, quindi si ferma in un bosco, in un prato, sotto un albero, vicino a un rifugio, in riva al mare, sulla cima di una collina e si connette. E l’auspicio del lavoratore digitale sugli itinerari d’Italia è quello di rendere i cammini adatti a questo tipo di attività per far si che che questo progetto possa avere larga diffusione e portare linfa vitale in località con economie stagionalizzate o addirittura depresse.

Per raggiungere questo risultato «sarebbe opportuno – spiega Fiz – rendere i cammini “smart walking friendly” con azioni mirate per soddisfare il lavoratore 4.0. Servono strutture ricettive con una buona connessione wi-fi e forse ridurre le lunghezze delle tappe. La mia giornata tipo, infatti, si svolge camminando di mattina e lavorando di pomeriggio».

Infatti, su questo tema si sta spendendo molto unendo gli sforzi con enti e associazioni sensibili al tema come l’Associazione Europea delle Vie Francigena che ha sostenuto l’incontro avvenuto nei primi di settembre presso l’ostello di Camaiore. «Un format innovativo – spiega Aevf – per promuovere il territorio locale, valorizzare il tessuto di accoglienza pellegrina e riflettere sul tema importante e attuale del rapporto tra lavoro, tempo libero e salute mentale».

Ha camminato per 8 mila chilometri toccando tutte le regioni e le province

In questi tre anni Davide Fiz ha percorso circa 8 mila chilometri toccando tutte le regioni e tutte le province italiane, ha visto e fatto conoscere ai suoi follower e non solo, centinaia di piccoli e caratteristici paesi, fotografato volti e mestieri, insomma ha acceso i riflettori non solo su un modo nuovo di vivere e lavorare ma anche sulle tradizioni, sulla gente, mettendo in primo piano la lentezza e la sostenibilità e modalità di lavoro alternative allo standard a cui siamo abituati. Tutto questo lo ha fissato sui suoi profili di Linkedin e Instagram, lasciando così traccia ed esempio che un altro modo di vivere e lavorare è possibile.

Ha pernottato in 248 tra paesi, borghi e città dalla Valle d’Aosta alla Sicilia

Ecco la lunga lista dei luoghi dove il viandante digitale Fiz che cammina per piacere e lavora scoprendo l’Italia ha pernottato anche se le località che ha potuto visitare durante la sua lunga marcia sono ovviamente molte di più.


1. Bari – 2. Bitetto – 3. Cassano delle Murge – 4. Santeramo in Colle – 5. Alatamura – 6. Gravina in Puglia – 7. Picciano – 8. Matera – 9. Monopoli – 10. Lecce – 11. San Foca – 12. Otranto – 13. Santa Teresa Cesarea Terme – 14. Marina Serra – 15. Santa Maria di Leuca – 16. Pollica – 17. Buonabitacolo – 18. Monte San Giacomo – 19. Teggiano – 20. San Rufo – 21. Polla – 22. Petrosa – 23. Vietri sul Mare – 24. Torre del Greco – 25. Portici – 26. Minturo 27. Spigno Superiore – 28. Manarola – 29. Itri – 30. Rocca di Botte – 31. Carsoli – 32. Tufo di Carsoli – 33. Collalto Sabino – 34. Turania – 35. Arsoli – 36. Carovilli – 37. Carpinone – 38. Casalciprano – 39. Sassello – 40. Giovo- 41. Varazze – 42. Pratorotondo – 43. Faiallo – 44. Arquata Scrivia – 45. Persi 46. Albera Ligure – 47. Cosola – 48. Cartasegna – 49. Marina di Campo – 50. Fonza – 51. San Martino 52. Pioppo – 53. Altofonte – 54. Piana degli Albanesi – 55. Ficuzza – 56. Mezzojuso – 57. Marineo 58. Palermo – 59. Palmaria – 60. Portovenere – 61. Volterra – 62. Casole d’Elsa – 63. Quartaia – 64. Sovicille 65. Villa di Corsano – 66. Rigoso – 67. Palanzano – 68. Moragnano – 69. Tizzano Val Parma – 70. Badia Cavana – 71. Roisan – 72. Nus – 73. Verrayes – 74. Aosta – 75. Fénis – 76. San Marcello Piteglio – 77. Spilimbergo – 78. Pinzano al Tagliamento – 79. San Martino al Tagliamento – 80. San Vito al Tagliamento – 81. Gruaro – 82. Pilzone – 83. Pisogne – 84. Boario Terme – 85. Malegno – 86. Ono San Pietro – 87. Malonno – 88. Corte – 89. Edolo – 90. Montegalda – 91. Vicenza – 92. Marano Vicentino – 93. Velo d’Astico – 94. Tonezza del Cimone – 95. Rosas – 96. Nuxis – 97. Santadi – 98. Tratalias – 99. Sant’Antioco – 100. Carloforte – 101. Portoscuso – 102. Bacu Abis – 103. Iglesias – 104. Madonna di Campiglio – 105. S.Antonio di Mavignola – 106. Spiazzo – 107. Saone – 108. Seo di Dorsino – 109. Santa Massenza – 110. Monte Terlago / Vallene – 111. Trento – 112. Poreta – 113. Trevi – 114. Foligno – 115. Assisi – 116. Cupramontana – 117. Cingoli – 118. San Lorenzo di Treia – 119. San Severino Marche – 120. Carbonia – 121. San Marco Argentano – 122. Cerzeto – 123. Rifugio Bosco Cinquemiglia di Fuscaldo – 124. Paola – 125. Polignano a Mare – 126. Castellana Grotte – 127. Alberobello – 128. Locorotondo – 129. Martina Franca – 130. Crispiano – 131. Taranto – 132. Soverato – 133. Petrizzi – 134. San Vito – 135. Monterosso Calabro – 136. Pizzo Calabro – 137. Sapri – 138. Torraca – 139. Casaletto Spartano – 140. Morigerati – 141. Caselle in Pittari – 142. Rofrano – 143. Montano Antilia – 144. San Mauro la Bruca – 145. Palinuro – 146. Salerno – 147. Caiazzo – 148. Vietri sul mare – 149. Sessa Aurunca – 150. Roccaromana – 151. Celle di San Vito – 152. Troia – 153. Lucera – 154. San Severo – 155. Stignano – 156. San Giovanni Rotondo – 157. Monte Sant’Angelo – 158. Mattinata – 159. Collecchio – 160. Talignano – 161. Fornovo – 162. Santhià – 163. Roppolo – 164. Sala Biellese – 165. Santuario di Graglia – 166. Santuario di Oropa – 167. Bologna (Casalecchio) – 168. Sasso Marconi – 169. Grizzana Morandi – 170. Burzanella – 171. Castiglione dei Pepoli – 172. Montepiano – 173. Vernio – 174. Vaiano – 175. Prato – 176. Montale – 177. Pistoia – 178. Lucca – 179. Pisa – 180. Livorno – 181. Procchio – 182. Sant’Andrea – 183. Marciana Marina – 184. Val Taleggio – 185. Monte di Fo’ – 186. San Piero a Sieve – 187. Bivigliano – 188. Fiesole – 189. Firenze – 190. Martigny – 191. Orsières – 192. Bourg-St-Pierre – 193. Colle del Gran San Bernardo – 194. Villa San Giovanni in Tuscia – 195. Barbarano Romano – 196. Blera – 197. Pratomagno – 198. – Vallepietra – 199. Roma – 200. Vignola – 201. Castelvetro – 202. Marano – 203. Pieve di Trebbio – 204. Zocca – 205. Monteorsello – 206. Borgo antico di Savignano – 207. Voghera – 208. Varzi 209. Castelvelino – 210. Acciaroli – 211. Galdo – 212. Serramezzana – 213. Castellabate – 214. Agropoli 215. Ogliastro Cilento – 216. Paestum – 217. Loiano – 218. Quinzano – 219. La Martina – 220. Alpe di Monghidoro – 221. Castel dell’Alpi – 222. Val Serena – 223. S. Benedetto Val di Sambro – 224. Monzuno – 225. Barbarolo – 226. Val Badia – 227. Montespluga – 228. Campodolcino – 229. Chiavenna
230. Borzonasca – 231. Campo di Giove – 232. Pratovecchio – 233. Moggiona – 234. Serravalle – 235. Badia Prataglia – 236. Corezzo – 237. Pietrasanta – 238. Camaiore – 239. Capranica – 240. Sutri 241. Brescia – 242. Gussago – 243. Provaglio d’Iseo – 244. Sarnico – 245. Bagnatica -246. Scanzorosciate 247. Olera – 248. Bergamo


L’ultimo cammino. La Via delle Sorelle, da Bergamo a Brescia

L’ultimo dei cammini percorsi dal “viandante digitale” è stato “La via delle Sorelle”, itinerario suddiviso in sette tappe che attraversa oltre trenta comuni delle colline delle due province sostando, oltre che a Brescia e a Bergamo, anche a Gussago, Provaglio d’Iseo, Sarnico, Bagnatica, Scanzorosciate e Olera di Alzano Lombardo. Sul suo cammino, oltre a visitare i luoghi iconici, a scoprire nuove perle, ha come sua abitudine, incontrato anche gente che vive e lavora sul territorio, per imparare a conoscerlo appieno.

«L’essenza del progetto – spiega Davide – è riappropriarsi del proprio tempo e della qualità di vita, senza dover rinunciare alle passioni. L’obiettivo è farle convivere armoniosamente con il lavoro, grazie all’uso della tecnologia. Il cammino, in questo contesto, diventa non solo un itinerario di viaggio, ma anche una porta d’accesso per i nomadi digitali, che possono vivere come abitanti temporanei e scoprire piccoli borghi dove il valore risiede nel senso di comunità, nella qualità del tempo e nella profondità delle relazioni».

Anche La Via delle Sorelle, inaugurata nel 2023, si sta affermando come itinerario verde di richiamo, percorsa già da oltre 1.200 persone dall’Italia e dall’estero. Il Cammino, nei suoi 130 chilometri, esplora luoghi meno noti, antiche vie, tradizioni, prodotti locali e l’arte, offrendo un’esperienza completa. 

Il progetto Smart Walking su La Via delle Sorelle è stato promosso dall’Associazione Slow Ride Italy che ha ideato e coordina La Via delle Sorelle grazie ai fondi del Bando Cultura 2024 di Regione Lombardia. “Poter coniugare la bellezza dei panorami, dell’arte e della cultura dei territori al proprio dovere lavorativo – commenta Francesca Caruso, Assessore regionale alla Cultura – è sicuramente un obiettivo ambizioso ma anche un’opportunità di scoperta e ri-scoperta. I nostri Cammini divengono ogni anno dei luoghi da esplorare rendendo la Lombardia sempre di più crocevia di numerosi percorsi nel panorama nazionale. Il “passo lento” dona la splendida e unica opportunità di conoscere la Via delle Sorelle, scoprendo antiche vie, prodotti locali ma anche le innumerevoli tradizioni delle nostre realtà, in un connubio unico tra cultura, passione e piacere”.

La Via delle Sorelle è un progetto dei Comuni di Brescia e Bergamo, delle Province di Brescia e Bergamo, in collaborazione con Visit Bergamo, Visit Brescia e altre associazioni locali. 

Progetti futuri

Per il 2025 – anno del Giubileo – è in lavorazione il progetto di percorrere tutta la via Francigena, da Santa Maria di Leuca a Roma e poi dal passo del Gran San Bernardo a Roma. Un lungo cammino lungo lo stivale per celebrare l’importantissimo evento continuando a diffondere lo Smart Walking.

Foto di Davide Fiz

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Direttore responsabile

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