Escursione sul Sentiero delle Scalelle, un itinerario imperdibile nel Parco Nazionale della Majella
Luogo fiabesco in un contesto naturalistico spettacolare, la valle dell’Orfento è una riserva naturale istituita nel 1971 adottando come simbolo il merlo acquaiolo, ed è uno scrigno di biodiversità tutelato e gestito dai Carabinieri forestali. Il Sentiero delle Scalelle è un’escursione adatta anche ai bambini con età superiore a sei anni che attraversa la profonda gola con una fitta vegetazione su cui spiccano i salici, le felci ed i muschi, creata dall’acqua del fiume nel corso di milioni di anni.
I canyon del Parco Nazionale della Majella
Fra i canyon presenti nel Parco Nazionale della Maiella quello della Valle dell’Orfento è l’unico a vantare un corso d’acqua perenne,
habitat ideale proprio del merlo acquaiolo che con spettacolari evoluzioni cattura larve di invertebrati acquatici; la sua presenza è un indicatore di ambienti fluviali integri e puliti.
È certamente uno fra gli itinerari imperdibili del Parco perché consente di interpretare la storia della Maiella osservando come l’acqua abbia modellato,
nel corso dei millenni i fianchi e la valle stessa; con la sua forza irresistibile ha creato grotte, altissime pareti, cascate e giochi d’acqua spettacolari.
È una variazione continua di ambienti naturali; nella parte più bassa un querceto dove domina la Roverella è incorniciato da una flora dai colori vivaci mentre cinghiali, tassi, volpi, faine, caprioli, cervi e uccelli, tra cui l’acrobatico Sparviere oltre ad una grande varietà di invertebrati, vivono in tranquillità.
Salendo di quota domina il faggio ed è la zona preferita dall’Orso bruno marsicano ed il lupo. Un’immersione nella natura incontaminata, l’acqua è regina incontrastata dominata solo dai caratteristici ponti che si incontrano lungo il percorso, un itinerario facile ma capace di regalare profonde e suggestive emozioni, una sensazione di pace in un luogo di incredibile fascino.
Scheda tecnica
Partenza e arrivo | Partenza e arrivo |
Partenza e arrivo | 3 h |
Distanza | 4 km |
Dislivello | 120 mt |
Difficoltà | T |
Fonti d’acqua | Fonte Santa Croce |
Segnavia percorso | segnavia del Parco – B6 |
Periodo adatto | tutto l’anno in assenza di neve |
Dove parcheggiare | parcheggio gratuito presso località Santa Croce |
Dettagli dell’escursione con file gpx
Indicazioni pratiche
Si posteggia presso la località Santa Croce, punto di partenza e di rientro dell’itinerario che è interamente segnalato con segnavia B6; è possibile anche chiudere il percorso ad anello rientrando sulla strada provinciale. La prima parte dell’itinerario si sviluppa su gradoni di roccia naturali prima di incontrare e seguire il corso del fiume mentre la parte centrale si snoda nel fitto bosco che, nel periodo autunnale con la caduta delle foglie, può essere scivoloso.
In estate la parte bosco rinfresca il cammino ma la portata del fiume è ridotta. Questo sentiero è anche un collegamento tra il borgo di Caramanico Terme e il Sentiero dello Spirito nel tratto che percorre la valle dell’ Orfento. La zona è una riserva naturale ed è un ambiente molto delicato, occorre pertanto rispettare le indicazioni di fruibilità e per potervi accedere è necessario recarsi al centro visite del parco per ritirare gratuitamente l’autorizzazione oppure prenotare una visita guidata a pagamento. Tel. 085.922343
L’itinerario
1 – Dal posteggio in località Santa Croce si segue le indicazioni Sentiero delle Scalelle – B6 fino a raggiungere il ponte di S. Cataldo. Si devia a sinistra affrontando una ripida salita di poche decine di metri che si addolcisce fino a raggiungere il Ponte di Caramanico. Questo primo tratto è ben visibile in quanto si costeggia il centro visite “La casa del Lupo”.
2 – Procedendo l’escursione la valle si stringe sempre di più, al posto del cielo si notano le foglie e le rocce, Il suono del fiume si divide in salti e pozze. Dalla prima passerella che incontriamo, si può ammirare un tratto del fiume; una parete di roccia sopra di noi risultato di una erosione meccanica e chimica durata milioni di anni. I pochi alberi presenti dalle forme che si sono adattate alla morfologia della roccia, regalano una piacevole ombra nelle giornate calde.
2 – Si prosegue seguendo la segnaletica B6 e attraversiamo nuovamente il fiume sulla seconda passerella. In questa zona dominano Il bosco pino nero e cipressi frutto di rimboschimenti effettuati all’inizio degli anni ‘30 anche se ultimamente sembra rinforzarsi la presenza di carpini e roverelle.
4- – Si affronta una discesa fine ad una curva che presenta una grande apertura nella roccia che un tempo ospitava l’eremo di San Cataldo, di cui oggi non vi è più traccia. Poco dopo si giunge in prossimità di uno spiazzo dove il cammino sembra sbarrato da un grande masso, si devia a sinistra in leggera salita. Si percorrono alcuni attraversamenti agevolati dalle passerelle fino alla base del Ponte di Caramanico, situato circa 80 metri sopra.
5 – A questo punto si trova un incrocio; si devia a sinistra verso il ponte di Caramanico Terme ed alla fine della prima parte del sentiero si gira a destra risalendo la valle fino al Ponte di Pietra. Con l’ultimo tratto in salita, poco meno di 100 metri e circa 20 minuti di cammino si giunge in cima. Da qui la vista è sul sentiero appena percorso e nascosto in gran parte coperto dalla vegetazione.
6 – Giunti in prossimità del ponte di Caramanico Terme della strada statale 487, si ripercorre il sentiero in senso inverso per rientrare al punto di partenza.
Punti d’interesse
Chiesa di Santa Maria Maggiore
Costruita interamente in pietra locale a pianta rettangolare, ornamenti scultorei arricchiscono la parete posta sulla via principale mentre la torre campanaria posta a fianco presenta quattro zone con archetti intrecciati e insegne nobiliari. Guarda la fontana monumentale e la valle mentre l’ingresso è preceduto da una gradinata laterale e il portale arricchito da sculture risale al 1452 mentre l’interno fu interamente trasformato nel 1595.
Centro Visita Valle dell’Orfento e Museo Naturalistico e Archeologico “P.Barrasso”
Il Centro Visita della Valle dell’Orfento ospita il Comando Carabinieri Forestali, l’Ufficio informazioni e centro di orientamento alla visita, il Centro di Educazione Ambientale “Paolo Barrasso”, il Museo naturalistico e archeologico “Paolo Barrasso”, l’area faunistica della Lontra, un Centro Studi con sala proiezioni, biblioteca, videoteca, diateca e laboratorio scientifico, un’area pic-nic attrezzata, un’area di accoglienza della fauna in difficoltà, le voliere per il recupero di rapaci e la falegnameria del Parco.
Gestito da Majambiente, è il punto di informazioni escursionistiche che rilascia le registrazioni di accesso per le escursioni all’interno della Valle dell’Orfento, effettua le visite guidate all’interno del museo, predispone i laboratori di educazione ambientale per le scuole e altre attività anche editoriali.