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Dati e numeri del turismo lento in Italia. il 51% dei turisti ha scelto un viaggio lento e consapevole ma nei siti Unesco calo del 25%

Negli ultimi anni, il turismo sostenibile in Italia ha conosciuto un’espansione significativa, spinto dalla crescente consapevolezza ambientale e dall’attenzione verso pratiche responsabili. Il 2024 ha rappresentato un anno chiave per l’affermazione di un modello turistico più attento all’ambiente e alle comunità locali, con un incremento degli investimenti pubblici e privati nel settore.

I numeri del turismo sostenibile in Italia

Secondo i dati forniti dal Ministero del Turismo, nel 2024 sono stati erogati oltre 141 milioni di euro per incentivare l’innovazione e la sostenibilità nel comparto turistico. Questi fondi hanno supportato progetti di riqualificazione ecologica, mobilità sostenibile e riduzione dell’impatto ambientale delle strutture ricettive.

Le presenze turistiche in Italia hanno superato i 458 milioni nel 2024, ma si è registrata una riduzione del 25% dei visitatori stranieri nei siti UNESCO durante i mesi estivi. Il fenomeno è stato attribuito all’impatto del cambiamento climatico, con temperature record che hanno influenzato le scelte di viaggio. Tuttavia, il 51% dei turisti ha dichiarato di preferire destinazioni che adottano pratiche sostenibili, segnalando una crescente sensibilità verso il tema.

Le migliori destinazioni sostenibili

La “Guida Blu 2024” di Legambiente e Touring Club Italiano ha assegnato il prestigioso riconoscimento delle Cinque Vele a 21 località marine e 12 lacustri per il loro impegno nella tutela dell’ambiente. Tra le mete più virtuose figurano Pollica (Campania), Nardò (Puglia) e Baunei (Sardegna), che hanno investito in energie rinnovabili, riduzione della plastica e mobilità alternativa.

Anche le città d’arte si stanno adattando alle nuove esigenze del turismo sostenibile. Firenze e Venezia hanno introdotto misure di controllo dei flussi turistici per limitare l’overtourism e preservare il patrimonio artistico. Inoltre, sempre più strutture alberghiere stanno adottando certificazioni ambientali, come la Green Key e l’EU Ecolabel.

Ecoturismo e turismo lento: le nuove tendenze

Nel 2024, l’ecoturismo ha registrato un incremento del 20% rispetto all’anno precedente. La domanda di esperienze all’aria aperta, come trekking, cicloturismo e agriturismi biologici, è cresciuta esponenzialmente. Itinerari come la Via degli Dei e il Cammino delle Terre Mutate sono diventati punti di riferimento per chi cerca un turismo lento e sostenibile.

Le regioni italiane stanno puntando su progetti di valorizzazione delle aree interne, con incentivi per il recupero di borghi abbandonati e il rilancio delle tradizioni locali. Un esempio è il progetto “Alberghi Diffusi”, che trasforma edifici storici in strutture ricettive sostenibili, offrendo ai turisti un’esperienza autentica e a basso impatto ambientale.

Le sfide per il futuro

Nonostante i progressi, il turismo sostenibile in Italia deve affrontare alcune sfide importanti. La gestione dei flussi turistici, la tutela della biodiversità e l’adattamento ai cambiamenti climatici sono temi centrali per il futuro del settore. Inoltre, sarà fondamentale migliorare le infrastrutture per la mobilità sostenibile e incentivare le aziende turistiche ad adottare modelli di economia circolare.

Con una domanda in crescita e politiche sempre più orientate alla sostenibilità, l’Italia ha l’opportunità di diventare un modello di riferimento per il turismo responsabile a livello internazionale. Il 2024 ha dimostrato che il cambiamento è possibile, ma serviranno ulteriori investimenti e strategie a lungo termine per consolidare questa trasformazione.

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