Feder Cammini
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“Percorsi Awards 2025” alla voce di Radio Francigena che, nonostante la chiusura, ha incrementato gli ascolti. Premiata anche la regista Roberta Cortella 


Sono passati quattro anni da quando Radio Francigena ha chiuso i battenti. Con uno scritto pubblicato sul sito il 21 settembre 2021 intitolato “Radio Francigena chiude”, la storica voce dei cammini si congeda così dai suoi ascoltatori. Il contenuto non nasconde l’amarezza di chi per sette anni si è speso per diffondere contenuti ricchi di lentezza, bellezza, turismo, natura, cultura, libri, musica, benessere ed enogastronomia e promuovere la nascente Italia dei cammini.

Un commiato che sembrava non avere scosso più di tanto il mondo dei cammini, secondo quanto dichiarato dallo stesso Pugnetti: «Purtroppo sono stati pochi i messaggi arrivati da istituzioni e dagli addetti ai lavori dopo la decisione di chiudere. Invece sono stati moltissimi quelli della gente, dei camminatori e di tutti quelli che ci hanno seguito. Due su tutti quello di Giuseppe Cederna (attore noto tra le altre cose per la partecipazione nei film Marakkesch Express e Mediterraneo di Gabriele Salvatores ndr) e dello scrittore Enrico Brizzi».  

Effettivamente si è fatta sentire la mancanza di vicinanza proprio dagli enti e istituzioni per il tanto lavoro fatto e il seguito che la prima web radio dedicata al viaggio lento era riuscita a conquistarsi grazie a contenuti di qualità e ospiti di rilievo.

Due settimane fa la telefonata dagli organizzatori di Fà la cosa Giusta! per avvisarlo del premio, istituito quest’anno per la prima volta. La cerimonia di premazione è avvenuta a margine dell’incontro di apertura della 21ima edizione della fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili, un momento clou della kermesse di tre giorni dedicata anche ai Grandi Cammini.  

«Devo ammettere che non me lo aspettavo ha commentato Pugnetti – ormai dopo 4 anni la sensazione era quella che fossimo stati dimenticati. È stato emozionante tornare a Fà la cosa Giusta! per ricevere questo riconoscimento. I nostri sono stati anni di duro lavoro. Insieme ad Alberto Rossetti e tanti altri collaboratori abbiamo dato cuore e tempo per far sì che il progetto Radio Francigena potesse contribuire allo sviluppo dei cammini. Condivido questo premio con chiunque abbia collaborato alla realizzazione della radio, in particolare Fiorella Pierobon e Alberto Rossetti».  

Da sinistra: Isabella Pavan – Alberto Pugnetti – Miriam Giovanzana

La radio è chiusa ma la voce non si è spenta. I numeri sono in crescita 

Nel 2021, anno della chiusura di Radio Francigena, si contavano 980.000 ascolti dei vari podcast. Oggi, nonostante non ci sia più una programmazione, nessuna promozione e i podcast presenti e ascoltabili sono stati ridotti temporanemente da 7846 a 312 la radio ha totalizzato, dati di ieri 16 marzo 2025, 1.600.000 ascolti. Dati che confermano la validità del progetto e l’affetto che i tanti ascoltatori dimostrano ancora oggi verso la radio, voce dei cammini.  

Nel comunicato che annuncia la chiusura della radio si legge, tra le altre cose: «Essere “la voce dei cammini” è stato certamente un obiettivo ambizioso. Ci siamo riusciti? Si e no» 

Noi di Francigena News – Notizie in Cammino, che siamo nati pochissimo tempo dopo, affermiamo senza nessuna incertezza che si, Radio Francigena è riuscita nel suo intento e l’ormai variegato mondo dei cammini non si è dimenticato di quelle voci, camminatori, scrittori, musicisti, pensatori che ci hanno fatto compagnia per tanto tempo e che continuano ancora oggi a farlo.  

Noi stessi, un paio di anni fa, abbiamo chiamato Alberto invitandolo a riprendere in mano i microfoni, riaccendere le luci di quella splendida esperienza ma la risposta non lasciava speranze.  

«Sono stanco, gestire una radio non è un lavoro da poco. Io stesso e i miei collaboratori abbiamo passato 8/10 ore al giorno seduti a pianificare la programmazione, invitare persone, lanciare nuovi progetti e non è più possibile farlo gratuitamente. Non ce la sentiamo di andare avanti così».  

Avevamo quindi capito che una possibile riapertura era quasi impossibile, complice anche il silenzio dell’ambiente di riferimento che non ha aiutato i promotori di Radio Francigena a riprendere il servizio.  

Forse il premio, segno di riconoscimento per il lavoro svolto, potrebbe riaccendere queste speranze. Infatti, proprio ieri abbiamo chiesto a Pugnetti se ci fossero margini per una riapertura della radio e la risposta, anche se negativa, ha lasciato qualche speranza.  

Radio Francigena potrebbe riaprire?

«La voglia c’è – spiega Pugnetti – però servirebbe riorganizzare la struttura, servono anche finanziamenti perché io stesso non posso stare seduto a organizzare tutto da solo o quasi. Con l’esperienza che abbiamo maturato in questi anni potremmo tornare e fare ancora meglio ma ripeto, occorre una strutturazione diversa di tutta la macchina operativa. Se arrivasse la proposta giusta non escludo che si possa riprendere».  

Chi è Alberto Pugnetti  

Inizia giovanissimo a lavorare in discografia fondando nel 1976 con Caterina Caselli l’etichetta Ascolto (Pierangelo Bertoli, Area, Mauro Pagani, Faust’O, Franco Fanigliulo etc). Contemporaneamente lavora a Radio Canale 96 – la prima radio d’informazione a Milano – e, successivamente, a RAI Radio 3 alla trasmissione “Un certo discorso”.

Lavora in Polygram. e, dopo un periodo di tournée con vari artisti legati a David Zard (Branduardi, Stills &. Nash, Richie Havens, Peter Gabriel, Sakamoto e altri) ritorna in discografia lavorando alla direzione artistica di EMI e successivamente di Cbs/Sony.

Nel 1985 lascia la discografia per lavorare esclusivamente con Fabio Concato e poi con Antonella Ruggiero. Contemporaneamente lavora in pubblicità come consulente musicale per le più importanti agenzie e clienti mondiali abbinando con successo musiche alle immagini degli spot.

Nel 2014 porta in scena allo Zelig di Milano uno spettacolo in tre serate sulla canzone d’autore e le città di Milano, Bologna e Genova.

È sposato con Fiorella Pierobon, artista, cantante, attrice, pittrice e conduttrice televisiva. È stata il volto di Canale 5, annunciandone i programmi per quasi venti anni, dal settembre 1984 al giugno 2003. 

Il premio alla regista Roberta Cortella 

Roberta Cortella è autrice e regista di documentari e docu-serie televisive per broadcaster italiani ed esteri (Television de Canarias, Television de Castilla y Leon, National Geographic Channel, Arte, Zdf, Ndr, Ohm TV, Yle, Al Jazeera, RTSI).  
 
Nel 2005 il soggetto “Living in a perfect word” viene selezionato da National Geographic Channel International per la serie “No Borders”. Il film documentario è prodotto da L’Immagine e diretto da Diego D’Innocenzo e Marco Leopardi ed esplora la vita di alcune colonie Mennonite tra Messico e Bolivia in bilico tra tradizione e modernità. 
 


Nel 2009 ha scritto e diretto il film-documentario “La retta via”, trasmesso da Rai Tre (DocTre) e distribuito a livello internazionale per apprendere dinamiche e modalità dei cammini rieducativi e per promuovere l’introduzione del metodo del cammino giudiziario anche in Italia.

È membro del progetto internazionale “BA Networks” che si occupa di promuovere e diffondere le pratiche dei cammini educativi in Europa. Nel 2018 ha diretto la docu-serie Boez Andiamo Via (2018, Rai Fiction – Stemal Entertainmet – Ministero della Giustizia), seguito poi dal sequel Boez Torniamo a casa (2020). Fa parte dell’equipaggio di guide/insegnanti di Strade Maestre (ne abbiamo parlato qui), un progetto educativo incentrato sullo svolgimento di un intero anno scolastico attraverso i sentieri e le regioni d’Italia.

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Direttore responsabile

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